tag:blogger.com,1999:blog-15147284959298160632024-03-14T09:10:58.324+01:00TixiolandPensieri, deliri e opinioni da un lontano mondo personaleTixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.comBlogger288125tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-34769175130952929222023-12-20T15:48:00.002+01:002023-12-20T15:48:23.311+01:00Politicamente costretto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://pbs.twimg.com/media/DrSeUGJW4AIKe8h.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="378" data-original-width="500" height="242" src="https://pbs.twimg.com/media/DrSeUGJW4AIKe8h.jpg" width="320" /></a></div>Leggendo in giro per i social, si sprecano i commenti di chi (senza concentrarsi, per ora, sull'identità generazionale) si lamenta di quanto il <i>politicamente corretto</i> stia distruggendo ogni loro libertà di espressione, un bavaglio peggiore di ogni censura mai sperimentata nel nostro paese, concettualmente più abietta del fantomatico <i>finto buonismo</i>, qualunque cosa abbia mai significato: e via a dolersi che non si possa più dare del negro a nessuno, che si stava meglio quando i froci stavano peggio, che ormai certi capolavori cinematografici del passato, quelli in cui non ci si scandalizzava troppo se una femmina veniva trattata alla stregua di una palla al piede da avvicinare giusto per soddisfare le frenesie dei lombi maschili italici, non si potrebbero più nemmeno proporre, e che oggi ci si scandalizza anche solo alla vista del loro scudo difensivo preferito, l'ironia, messa in mezzo anche quando da ridere non c'è proprio un cazzo per non sembrare dei totali imbecilli e fingere di aver provato a buttarla sulla spiritosaggine uscita male.<p></p><p>Da ultimo, vedi la <a href="https://www.google.com/search?q=sergio+barzetti+%C3%A8+sempre+mezzogiorno&sca_esv=592529771&biw=1912&bih=932&tbm=nws&sxsrf=AM9HkKlX54ZuePLUzdML2tCKUL_egy2tFQ%3A1703082231260&ei=9_iCZaq7D6G_hbIPktOKuAw&ved=0ahUKEwjqkqvbm56DAxWhX0EAHZKpAscQ4dUDCA0&uact=5&oq=sergio+barzetti+%C3%A8+sempre+mezzogiorno&gs_lp=Egxnd3Mtd2l6LW5ld3MiJXNlcmdpbyBiYXJ6ZXR0aSDDqCBzZW1wcmUgbWV6em9naW9ybm8yBRAAGIAESOESUABYwxFwAHgAkAEAmAH4AaABnhWqAQYwLjE5LjG4AQPIAQD4AQGIBgE&sclient=gws-wiz-news" target="_blank">prova di forza dell'ennesimo brucia padelle televisivo</a>, tal Sergio Barzetti, che in una delle tante trasmissioni dedicate alla categoria prova a rompere i legacci dell'orribile controllo usando proprio l'arma dell'ironia <i>suo modo</i>, dapprima spiegandoci che il vino in cucina può servire, tra le altre cose più tecniche, a "stordire la preda", poi proseguendo sul tema dicendo letteralmente:</p><p style="text-align: left;"></p><blockquote style="font-style: italic;">"Quando pasturavo Laura, eravamo a un corso di cucina. L’ho vista subito tra le tante. Cavoli ragazzi, non sono tutte così giovani le mie allieve di solito. Ne ho vista una giovane e via. Cercavo di inseguirla, dandole da bere per stordirla ma non sapevo che era astemia!"</blockquote><p>tra le risate del pubblico e la timidissima reazione della stessa conduttrice, probabilmente spiazzata e impossibilitata dalle esigenze della diretta a rispondere con un più opportuno "<i>ma che cazzo stai dicendo, coglione</i>"<i>.</i></p><p>Ma figurati! Ma è solo una battuta! Ma ti pare...Non si può dire più niente! Ormai si deve stare attenti a dire qualsiasi cosa..."</p><p>Questi i commenti di (ancora) troppi individui, donne comprese.</p><p>Evidentemente non è ancora chiaro che...ecco, sì, è proprio questo lo scopo, mettervi nella condizione di contare fino a dieci prima di dire una qualunque troiata fuori controllo, di essere offensivi pensando di essere brillanti, di far star male qualcuno o, peggio (come in questo caso) di promuovere modelli aberranti che non devono più aver ragione di esistere nemmeno nelle battute da osteria più becere. </p><p>E siccome non ci arrivate con la vostra testa, visto che ancora vi stupite del clamore che suscitano certe sortite in un periodo simile, beh, tanto vale che sia questo benedetto <i>politicamente corretto</i>, o come diavolo lo volete chiamare, a convincervi che forse è meglio tenersi le parole in bocca, ad avere paura di parlare, come dite. E il bello è che ancora non basta!</p><p>Pian piano, magari, ci si convincerà pure a tenere pure le mani in tasca e il pisello nelle mutande, hai visto mai...</p><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-16889083167828820532023-12-18T11:17:00.003+01:002023-12-18T11:17:31.383+01:00[Lunedì] Futuri ponti<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://th.bing.com/th/id/OIG.w9rmUZuJN_JPW1UNndKs?w=1024&h=1024&rs=1&pid=ImgDetMain" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="800" src="https://th.bing.com/th/id/OIG.w9rmUZuJN_JPW1UNndKs?w=1024&h=1024&rs=1&pid=ImgDetMain" width="800" /></a></div><br /><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-7395978352635684432023-12-15T11:10:00.005+01:002023-12-15T11:10:59.127+01:00Scioperati<p style="text-align: left;"></p><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://th.bing.com/th/id/OIG.BKBJiJZIew7X1u34nLQ.?w=1024&h=1024&rs=1&pid=ImgDetMain" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://th.bing.com/th/id/OIG.BKBJiJZIew7X1u34nLQ.?w=1024&h=1024&rs=1&pid=ImgDetMain" width="320" /></a></div><span style="font-family: inherit;">Quanto è fastidioso uno sciopero? Quanti disagi ci crea? Ma è normale che, chiusi nelle nostre <br /> quattro </span><span style="font-family: inherit;">lamiere (uno alla volta, sennò consumiamo poco), dobbiamo subire pure l'onta di stare in coda ad aspettare solo perché qualcuno si è messo in testa di scioperare? Ma se poi avessi voluto prendere l'autobus? Non avrei potuto, certo, perché quattro scriteriati hanno deciso di farsi il weekend lungo.</span></div><p></p><p style="text-align: left;">Ma sì, alla fine che importa se la maggior parte di noi schifa gli autobus perché non funzionano, facendosi convincere poi che l'unica soluzione possibile sia quella di dare in mano tutto il servizio al Dio Privato, se non arriviamo nemmeno a pensare che un buon servizio passa anche da un trattamento equo e dalla sicurezza (economica e lavorativa) del personale coinvolto, se non riusciamo proprio a capire, perché mai nella vita abbiamo mai pensato ad alzare la testa per i propri diritti in quanto lavoratori, che una giornata di sciopero non è una giornata di vacanza ma una giornata senza paga, e che quei lavoratori lavorano su turni, quindi non c'è nessun "ponte" artatamente messo in piedi.</p><p style="text-align: left;">Cosa importa anche del fatto che una protesta andrebbe quantomeno ascoltata, e che lo scopo di uno sciopero è esattamente quello di creare un disagio proprio con l'intenzione dei farsi ascoltare, o almeno di attirare l'attenzione. Ciò che più importa, nel torrente di individualismo in cui stiamo affogando, è il fastidio, il disagio, il contrattempo, tutto quello che può ostruire i binari che ci siamo costruiti e su cui immaginiamo di far correre le nostre vite senza mai incidere né essere incisi da elementi alieni (anche se questi sono rappresentati da persone e da ciò che le definisce come tali).</p><p style="text-align: left;">Il potere, naturalmente, è accondiscendente, perché è una tendenza che va assecondata per avere ancora più potere, per poter essere eletti a risolutori di problemi che andavano creati e discussi, non arginati e confinati come i peggiori capricci: il potere blocca, limita, argina, va direttamente contro un diritto ottenuto con sudore, voce,...sangue! In pochi fuori dalla cerchia dei soliti a gridare perché non si manifesti mai un potere che metta le briglie alla protesta, che decida modalità, tempistiche e opportunità.</p><p style="text-align: left;">Ma no, gli scioperi vanno controllati. Vanno limitati, signora mia, che mica possiamo sempre darla vinta ai poveracci.</p><p style="text-align: left;">Menomale che è venerdì.</p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-2009776037955708872023-12-12T12:19:00.015+01:002023-12-13T13:15:38.943+01:00Nostalgie - parte 1<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://th.bing.com/th/id/OIG.H093SW2ssqb7d7vT3OEn?pid=ImgGn" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://th.bing.com/th/id/OIG.H093SW2ssqb7d7vT3OEn?pid=ImgGn" width="320" /></a></div>Arnaldo era solo. Non che gli importasse, ma era una condizione con cui doveva convivere e che<br /> doveva accettare. Qualche amico, certo, qualche collega con cui interloquiva meno malvolentieri di altri, sicuramente, qualche conoscente che di tanto in tanto condivideva con lui le sale della palestra di pugilato che frequentava o gli spogliatoi di qualche campetto dove si concedeva qualche partitella di questo o quello sport. Ma era solo.</div></div><p></p><p>Non era nemmeno una questione di occupazione fisica degli stessi spazi quotidiani, quindi, né un fatto legato ad una mancanza di contatto umano sufficientemente continuativo o, perlomeno, in dosi sufficienti da percepirne una sorta di calore risultante. Non proprio una solitudine, insomma, intesa nel suo valore semantico più comunemente percepito. </p><p>Percezione, ecco, era forse quella la parola chiave: Arnaldo si <i>sentiva</i> solo. Arnaldo viveva la sua quotidianità sentendo che ogni sforzo alla ricerca di un qualunque senso di soddisfacimento, personale o sociale che fosse, non era in grado di condividerlo con nessuno. Un viaggio a destinazione ignota, su un treno completamente vuoto che percorreva un paesaggio buio e su cui era macchinista, capotreno e passeggero nello stesso tempo. Ogni tanto dai finestrini un lampo di luce dalle stazioni che passava gli permetteva di passare velocemente in rassegna altri passeggeri in attesa di altri treni, ma ci si allontanava così velocemente che non aveva nemmeno il tempo di cogitare sulle mete di ognuno di quei viaggiatori. Come una persona sola, appunto, ma troppo indaffarata per potersi occupare del tutto della sua condizione e potervi, magari, porre un rimedio. Anzi, non avrebbe saputo né voluto porvelo.</p><p>Ogni mattina il suo telefono, alle 5.45 in punto, suonava un'inutile sveglia che lo sorprendeva già in piedi da una buona mezz'ora almeno, nell'atto di infilarsi in un abbigliamento adatto alla sua corsa mattutina. Alle 6.00 era già fuori casa, rigorosamente digiuno, cardiofrequenzimetro impostato, mappatore di percorsi settato e playlist avviata esattamente un secondo prima di aprire il portone del condominio e di riversarsi in strada. Voltava a sinistra, sempre, in direzione del fiume, 6 min/km di andatura, variabili al punto giusto in modo da rimanere costantemente tra i 120 e i 130 battiti al minuto. Viale Trastevere, tutta, fino a ponte Garibaldi, a destra verso la scalinata che porta alla banchina, a meno che la pioggia e il fiume gonfio di pioggia non gli suggerissero di proseguire direttamente sul marciapiede del Lungotevere, comunque fino a ponte Sublicio. Da lì Porta Portese e tutto il tratto di via Portuense fino a Largo Toja, percorrendo la ciclabile precisamente sul lato di mano. Quindi di nuovo a destra, sù per via Ippolito Nievo, con i muscoli che iniziano a impregnarsi di lattato nello sforzo finale della salita. Ancora a destra per la piazza e dritto di nuovo davanti al portone, normalmente intorno alle 6.30.</p><p>Cinque chilometri quasi esatti. Cinquemila metri a pensare solo a distribuire razionalmente ogni goccia di energia, con il sottofondo di chitarre distorte a diga dei rumori della città che si risveglia e che inizia già a diventare molesta.</p><p>[CONTINUA]</p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-57231222128266217342023-12-12T11:47:00.002+01:002023-12-15T10:43:55.370+01:00[Lunedì] Sforzi<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.betterup.com/hubfs/Sad-business-woman-kneeling-down-covering-her-face-at-office-hall-crying-at-work.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="800" src="https://www.betterup.com/hubfs/Sad-business-woman-kneeling-down-covering-her-face-at-office-hall-crying-at-work.jpg" /></a></div><br /><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-10436351700502788222023-02-27T10:58:00.002+01:002023-12-15T10:43:44.910+01:00[Lunedì] Progressi<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/19/Poor_and_rich_in_Thailand.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="600" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/19/Poor_and_rich_in_Thailand.JPG" width="800" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-17927222830130279932023-02-20T07:00:00.001+01:002023-02-23T12:22:58.672+01:00[Lunedì] Trasporti: vuoti e pieni<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b7/Empty_bus_in_traffic_congestion.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="600" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b7/Empty_bus_in_traffic_congestion.JPG" width="800" /></a></div><br /><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-21965792522808651502022-11-15T11:26:00.020+01:002023-02-23T11:33:12.437+01:00Riflessione<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEignJ94aZFrTRTEPnFargaKQpYmyNlQvB6sbnmT5NlN5B8YuRiic9dAmCe0tNABXdeuni51CRjM58717pW_BbZz0DxlhVDTZ4vK6ACGLd5xSessRAA0LfH_ZQ8s8WecHoegpN_eHzm-4F3upAmOu1CEf3z8wWw3ooXx21QkBkdt5ZCIZqHP1v5G2Y6o/s640/man-141052_640.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="452" data-original-width="640" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEignJ94aZFrTRTEPnFargaKQpYmyNlQvB6sbnmT5NlN5B8YuRiic9dAmCe0tNABXdeuni51CRjM58717pW_BbZz0DxlhVDTZ4vK6ACGLd5xSessRAA0LfH_ZQ8s8WecHoegpN_eHzm-4F3upAmOu1CEf3z8wWw3ooXx21QkBkdt5ZCIZqHP1v5G2Y6o/s320/man-141052_640.jpg" width="320" /></a></div>Tante cose mi stanno trattenendo dal fare quel che mi piacerebbe, troppi paletti e troppe cavalli di frisia sbarrano la strada ad una vita bilanciata.<p></p><p>Niente di grave, niente di anormale: solo la solita tirannia di una società in cui si viene spinti ad essere definiti dal proprio lavoro, o comunque a stabilire gli spazi di manovra solo ed esclusivamente in funzione di questo.</p><p>Tolto questo (spero comprensibile) pippone su quanto sia cattiva la vita moderna, veniamo al sodo: per un po' il blog non sarà aggiornato, giusto il tempo di rifiatare e di lottare per riprendermi gli spazi necessari. Vedrò di tornare il prima possibile, e lo dico come se effettivamente ci fosse una gigantesca platea ad attendermi: il messaggio è rivolto a voi tre, quattro pazzi che continuate a cliccare su queste pagine e ai poveri malcapitati che capitate qui sopra per incidente, dopo aver ceduto ai miei tentativi di spam sui social.</p><p><br /></p><p>Ci vediamo presto.</p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-53133520607856525942022-11-14T13:28:00.005+01:002023-02-23T12:24:38.035+01:00[Lunedì] Evanescendo<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e0/Eerie_Morning_Drive_(Unsplash).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="800" height="534" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e0/Eerie_Morning_Drive_(Unsplash).jpg" width="800" /></a></div><br /><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-11183677710838512842022-09-05T14:11:00.006+02:002023-02-23T12:25:09.129+01:00[Lunedì] Smart?<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://balchem.com/human-nutrition-health/wp-content/uploads/sites/2/2021/07/workaholics_1920px-1000x600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="800" height="480" src="https://balchem.com/human-nutrition-health/wp-content/uploads/sites/2/2021/07/workaholics_1920px-1000x600.jpg" width="800" /></a></div><br /><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-90810697316090741262022-09-04T12:00:00.009+02:002022-09-04T12:00:00.155+02:00La macchina del tempo<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bd/DeLorean_Time_Machine_Replica_Kovacs.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="537" data-original-width="800" height="268" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/bd/DeLorean_Time_Machine_Replica_Kovacs.jpg" width="400" /></a></div>Ci siamo illusi che un giorno saremmo riusciti a viaggiare nella quarta dimensione, trascendendo il concetto di spazio e tuffandoci in quello del tempo. Abbiamo sognato (e ancora oggi un po' ci pensiamo, a dirla tutta) di vedere con i nostri occhi epoche ormai defunte o di conoscere usi e costumi dei nostri discendenti ben prima che Wells lo mettesse in prosa, perché nessuno può negare il fascino di sentirsi alieno sullo stesso pianeta dove viviamo, di scoprire cose che avverranno o di toccare con mano quelle che avremmo già dovuto conoscere. Poi c'è tutta la pletora di complicatissime teorie sulle linee temporali, su come il comportamento del viaggiatore potrebbe influenzare il presente...<p></p><p>Sarebbe vivere in un fumetto, in una storia di fantascienza, in un sogno ad occhi aperti. Figuriamoci se, come me, avete la passione della storia. Un po' meno mi attirerebbe il viaggio <i>in avanti</i>, ché già il presente è quel che è, eviterei di sbirciare quanto ci attende...ma anche per riservarmi un po' di sorpresa, che diamine!</p><p>Eppure non sarebbe la cosa più esaltante che auspicherei, perché c'è qualcosa che mi farebbe battere il cuore ancora di più: la possibilità di fermare il tempo, di vivere gli stessi momenti secondo e quanto volontà. Quella settimana di vacanza da diluire ad libitum, quel momento romantico da congelare e non far finire mai, quel preciso istante in cui tutto sembrava perfetto...ecco, quella sarebbe un'invenzione! Magari ammetto che ci aggiungerei la mod del viaggio nel tempo, alla ricerca di quei rari momenti di vita piena e felicissima da ripercorrere, una galleria di belle emozioni...una Netflix della felicità!</p><p>Sarebbe bello, ma forse è bello anche così ed è pure tempo di riscoprirlo, perché i bei momenti sono doni che andrebbero gustati sul momento, e invece perdiamo sempre più tempo per colpa dell'ansia di immortalarli con i telefonini in mano, di condividerli con più persone possibili: umano e comprensibile, ma forse sarebbe più bello affondare in quel mare di serotonina, finché ce n'è, e lasciare che sia.</p><p>Ecco, forse non sappiamo più lasciare che sia, e da lì la voglia di riprendere in mano ogni tanto l'album dei ricordi e lasciarsi trasportare dalla nostalgia di tempi passati, la cui bellezza è magari legata ad un'idealizzazione dei tempi in cui eravamo semplicemente più giovani.</p><p>Forse è questo, o forse è il destino dell'Uomo quello di sapersi costruire il futuro sulla base di una visione pur non riuscendo mai ad abbandonare il proprio passato. Perché da lì veniamo, e non si può mai dimenticare.</p><p>Buona domenica.</p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-63964808981903104672022-09-02T08:30:00.004+02:002022-09-02T08:30:00.153+02:00Lavoro (fr)agile<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.imolaoggi.it/wp-content/uploads/2016/04/carceri-usa4.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="325" data-original-width="498" height="325" src="https://www.imolaoggi.it/wp-content/uploads/2016/04/carceri-usa4.jpg" width="498" /></a></div>Le regole del gioco erano chiarissime fin dall'inizio, non fate finta di niente: il lavoro da remoto era una graziosa concessione del padrone, che in cambio riceveva di evitare l'accollo di misure sanitarie e controlli vari. Vuoi mettere...ché già con tutta la burocrazia e i cavilli della sicurezza sul lavoro ci si raccapezza poco, e alla fine mettiamo tutto apposto giusto quando abbiamo gli audit, figurati se tocca pure mettersi a far rispettare distanze e mascherine! Ve ne potete pure stare in casa...poi per straordinari, reperibilità, buoni pasto chiedete a qualcun altro: non siete davvero al lavoro, quindi è tutta roba che non vi può spettare. Ovviamente al massimo aspettatevi un computer scrauso recuperato dai magazzini generali, per il resto corrente e internet è a carico vostro.<div><br /></div><div>Passata la burrasca (perché per noi è passata, basta pippe mentali per una febbretta!) si torna al lavoro ordinati e senza tanti musi lunghi. Non è una cattiveria, non siamo mica ministri dalla statura non troppo sviluppata: siamo solo preoccupati per tutto il parterre di manager che abbiamo messo lì ad ammuffire senza saper fare nulla, per tutti quelli che, al vostro stesso infimo livello, hanno ricevuto da noi un minimo di responsabilità e si sentono dei kapò invincibili, e senza schiavi da controllare che kapò sarebbero? Poi, lo diciamo, è anche per noi che ci mettiamo i soldi, per la miseria! Veramente volete che vi paghiamo senza vedervi brulicare in ufficio? Non vi sentiamo nostri, non vi sentiamo parte della famiglia aziendale, di cui siete figli adottivi neanche visti troppo bene, non capiamo se davvero lavorate senza vedervi. Dai, dobbiamo controllarvi, suvvia: lo sanno tutti che l'occhio del padrone, ecc., ecc....</div><div><br /></div><div>Certo, adesso che arriva la crisi energetica e le bollette costano caro quasi quasi vi rimandiamo in smarworking, perché non è che se fa freddo dovete venirvi a scaldare qua! Insomma, va bene tutto, siamo una famiglia, eccetera, ma mica è davvero casa vostra: vi paghiamo anche per pagarvi le bollette, no? Ecco, ognuno si paghi la propria...</div><div>Mica vorrete che fallisca l'azienda, che poi vi ritrovate per strada di questi tempi? Perché tanto lo sapete già che per qualunque cosa ci venga proposta ormai abbiamo talmente il coltello dalla parte del manico che...BOOM! Occupazione!...e tutti si piegano per il terrore di trovarsi duecento persone per strada. Che poi, ve lo dico onestamente, non frega un cazzo a nessuno se andate in strada, basta che non protestate bloccando quelle che un lavoro ce l'hanno ancora, mi raccomando.</div><div><br /></div><div>Menomale che è venerdì...</div>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-52487697238242181012022-08-30T11:10:00.003+02:002022-08-30T11:10:14.098+02:00Scudi umani<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://pbs.twimg.com/media/E3cw7rNWEAAzHfV?format=jpg&name=small" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="680" height="311" src="https://pbs.twimg.com/media/E3cw7rNWEAAzHfV?format=jpg&name=small" width="320" /></a></div>Viviamo un periodo di tensioni crescenti, come tutti i periodi critici, tra l'afasia rantolante del modello economico ci siamo dati, la conseguente reazione rabbiosa - nemmeno troppo dissimulata - di chi fino a ieri ci mangiava, la guerra interpretata e usata molto <i>hegelianamente</i> a smuovere un po' le acque da troppo tempo stagnanti, ché evidentemente non erano bastate tre crisi economiche in 30 anni per rafforzare lo strapotere del capitale sulla vita umana, e, infine l'ambiente in sofferenza, per il quale si chiede lo sforzo di tutti, basta non chiedere nulla a quell'1% che il disastro lo ha iniziato, coltivato e accresciuto, nonostante gli appelli quarantennali.<p></p><p>Eppure, a discapito di questa mia pretesa convinzione che ci sia una chiara ed evidente regia dello scenario pre apocalittico che stiamo vivendo (il modello economico-politico-sociale che condividiamo con la madre patria oltre oceano), con diversi attori protagonisti e comprimari di livello autorevole, sempre tutti ben chiari, e nonostante tutto questo sia evidentemente generato da una sparuta minoranza a discapito di tutti gli altri, quel fenomeno dal sapore vagamente feudale della povera gente che si sbraccia per difendere i diritti dell'oligarchia e della sua galassia vassalla, al netto di qualche rigurgito di orgoglio per questo o quell'argomento.</p><p>Curioso sarebbe dare una lettura più fine di questa fenomenologia, almeno negli aspetti odierni: se un tempo il servo della gleba sperava di ingraziarsi il signore, se più avanti secoli di oppressione e povertà portavano le vecchine del paese a sperare che i dolori del signorotto locale cadessero su loro poveracci "ché i poveri sono abituati a soffrire", oggi, dopo tentativi di emancipazione non proprio timidi (un paio di rivoluzioni da sole dovrebbero esser già bastanti) e un sistema di redistribuzione consolidato che, in teoria, dovrebbe garantire equità e uguaglianza, cos'è che spinge un cittadino qualunque a protestare contro la contrazione forzata del potere dei più ricchi? Perché il proprietario di un bar di provincia dovrebbe sentirsi minacciato dalle misure di redistribuzione del reddito che colpiscono i grandi patrimoni?</p><p>Le motivazioni sono molteplici, specialmente per la massa di commercianti, microimprenditori ed esercenti che di volta in volta si sente rappresentata politicamente da chi propone garanzie alle imprese, come se loro facessero parte di quella schiera. Ma non solo per loro. C'è il terrore (per lo più indotto a piccole dosi, anno dopo anno) del grande pericolo genericamente identificato come <i>Comunista</i>, del mostro pronto ad impoverire tutti per rendere tutti uguali, della <i>roba </i>sottratta per decreto, da una parte; e c'è la speranza (anche questa perfettamente indotta, come succede dall'altra parte dell'Atlantico con la puttanata del Grande Sogno Americano) di poter un giorno aspirare alle stesse ricchezze, di diventare uno di "loro". Come se (l'impossibile evenienza di fare) i soldi fossero davvero la condizione necessaria per il potere, la chiave per elevarsi dalle sorti della povera gente.</p><p>D'altronde, se è vero che la più grande vittoria del capitalismo è quella di aver convinto tutti che non esiste alternativa, la più grande vittoria dei ricchi è aver convinto i poveri a scannarsi tra loro per prendere le loro parti.</p><p>Eppure il vento soffia ancora...</p><p><br /></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-42723661912201820182022-08-29T08:00:00.003+02:002023-02-23T12:26:42.982+01:00[Lunedì] Proprietà private<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://images.thestar.com/-EkP6_NYiU20cB149ijUaDhkDso=/1086x869/smart/filters:cb(1602599050464):format(webp)/https://www.thestar.com/content/dam/thestar/business/2020/10/13/rich-get-richer-poor-poorer-report-says-pandemic-intensified-economic-disparities/20201013081012-5f8599e8da442ee0947894eejpeg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="800" src="https://images.thestar.com/-EkP6_NYiU20cB149ijUaDhkDso=/1086x869/smart/filters:cb(1602599050464):format(webp)/https://www.thestar.com/content/dam/thestar/business/2020/10/13/rich-get-richer-poor-poorer-report-says-pandemic-intensified-economic-disparities/20201013081012-5f8599e8da442ee0947894eejpeg.jpg" /></a></div><br /><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-28486465287573193292022-06-23T13:23:00.001+02:002022-06-23T13:23:35.103+02:00Complicittà<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://geograficamente.files.wordpress.com/2018/03/turisti-a-venezia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="800" height="225" src="https://geograficamente.files.wordpress.com/2018/03/turisti-a-venezia.jpg" width="400" /></a></div><br />Direttamente o indirettamente, che ci piaccia o no, stiamo contribuendo anche noi a trasformare le nostre città in enormi centri commerciali dove il prodotto siamo noi, in qualità di turisti o, peggio, di abitanti, con la scusa dei "<i>musei a cielo aperto</i>", delle "<i>città d'arte</i>" e della retorica posticcia e francamente ammorbante del Bel Paese dove tutti vorrebbero venire.<div><br /></div><div>Stiamo contribuendo perché, in gran parte, abbiamo accettato (se non pure condiviso) l'idea di abitare le colate di cemento che man mano riempiono le aree intorno alle principali di città di nuove creazioni di chi con le cubature continua a fare affari su affari, ché la città è troppo caotica, vuoi mettere vivere in una finta campagna senza servizi, con l'impossibilità fattiva di utilizzare qualsivoglia trasporto pubblico per spostarsi, ma con il vezzo di dirsi ancora in città, sebbene la città, quella vera, è a chilometri di distanza? Peggio ancora, ci siamo fatti convincere che, viste le condizioni del trasporto pubblico e il costo del carburante per quello privato, meglio scegliersi casa vicino al posto di lavoro, tagliando ogni radice per metterle laddove il bisogno di salario richiede.</div><div><br /></div><div>Ci siamo fatti convincere, certo, ma ci hanno anche convinto. E, soprattutto, ci hanno costretto in gran parte. Ma ci hanno convinto e costretto anche a partecipare al gioco, con un numero sempre più crescente di persone pronte ad arrotondare i propri introiti (senza entrare nel merito dei risvolti fiscali, che non sono il punto della questione qui) con quelli da pigione, con sempre più case trasformate in affittacamere e B&B impropriamente detti che mettono a disposizione di un turismo di massa sempre più commercializzato l'idea di vivere la città dal centro. Fenomeno che, tra l'altro, sta pure peggiorando con la pratica del subaffitto: prendono interi appartamenti in affitto poi, in accordo con il proprietario, si ristrutturano a mo' di case vacanza da dare in pasto ad un mercato che ormai sta divorando i centri storici e i quartieri più prossimi ad essi, andando ben oltre quella che un tempo era chiamata "gentrificazione".</div><div><br /></div><div>Quello che stiamo restituendo sono interi quartieri e rioni, anche i più storici e più storicamente popolari, in mano al turismo di massa e a quello più disorganizzato dei "<i>low cost</i>", con scenari tutti uguali di via in via, di quartiere in quartiere, di città in città. Con la complicità, manco a dirlo, di chi amministra, che si prodiga a emanare ordinanze anti degrado (tra cui rientrano anche i bambini che giocano), ma poi chiudono cento occhi davanti alle folle da pullman organizzati o a quelle da pub del venerdì sera.</div><div><br /></div><div>Sinceramente mi lascia un po' di amaro in bocca dover provare tenerezza di fronte a due bambini che tirano calci ad un pallone in piazza, in un quartiere dove un tempo si sentivano solo le loro (le nostre) urla dopo la fine della scuola. </div><div><br /></div><div>Ma evidentemente piace così: se non puoi batterli, unisciti a loro. O no? </div>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-3343515612035505422022-06-20T07:00:00.003+02:002023-02-23T12:27:01.038+01:00[Lunedì] Greenwashing<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.gamba.org.br/wp-content/uploads/2022/03/Greenwash.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="569" data-original-width="800" height="569" src="https://www.gamba.org.br/wp-content/uploads/2022/03/Greenwash.jpg" width="800" /></a></div><br /><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-1459039450400006362022-06-13T17:47:00.001+02:002023-02-23T12:28:11.268+01:00[Lunedì] Piramide della paura<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://live.staticflickr.com/2850/33533649773_6cc73a8d29_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="800" height="534" src="https://live.staticflickr.com/2850/33533649773_6cc73a8d29_b.jpg" width="800" /></a></div><br /> <p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-8684065467439539542022-06-07T10:00:00.002+02:002022-06-07T10:00:00.156+02:00Malintenzioni di voto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://lamelamedi.files.wordpress.com/2017/03/omologazione.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="152" data-original-width="332" height="152" src="https://lamelamedi.files.wordpress.com/2017/03/omologazione.jpeg" width="332" /></a></div>Dal 4 Marzo 2018, ma soprattutto, dal 1° Giugno dello stesso anno, sono passati più o meno esattamente quattro anni, e sarebbe facilissimo abbandonarsi alla banalità del pensiero che ogni buon giorno lo si vede fin dal mattino...<p></p><p>In quattro anni sono successe tantissime cose e di proporzioni non proprio banalissime, con riflessi che si potrebbero dire inevitabili sulla politica della nazione. Si potrebbe e si dovrebbe, forse, eppure quasi mi passa la voglia. Perché uno di questi effetti, o meglio una delle cose successe in questi quattro anni, è che praticamente l'intero arco parlamentare uscito dalle urne (va detto, confuso e frastagliato come solo le leggi elettorali italiche degli ultimi trent'anni avrebbero potuto creare) è passato dall'esecutivo o dall'appoggio allo stesso, che fosse diretto o indiretto, magari con l'ipocrita e insensata maschera di "unica forza all'opposizione", in un contesto dove o si era tutti insieme o tutti contro tutti.</p><p>Tutti hanno governato con tutti, un po' come si faceva al campetto da ragazzini, "<i>rifamo 'e squadre</i>", ma poi alla fine sempre quelli si è. Ora, mi chiedo e vi chiedo, con quale faccia da culo potranno presentarsi alle prossime elezioni (che si spera saranno nel 2023 o prima, come da regola democratica, a meno di ulteriori investiture divine dell'attuale inquilino di Palazzo Chigi) proponendo qualsivoglia programma? Quale alternativa dovrebbero proporre rispetto all'attuale coalizione, visto che nella stessa ci sono stati tutti insieme appassionatamente? Cosa vorrà mai riformare chi fino a ieri ha deciso, in un modo o nell'altro, la politica del paese assieme a quelli contro cui domani si presenterà?</p><p>Vi diranno che sono stati costretti dallo scenario politico, che la pandemia ha rovinato tutto, che si doveva dimostrare responsabilità nazionale, ma la realtà rimane sempre che non si sono limitati a mandare giù bocconi amari ma a ratificare con la loro diretta partecipazione ogni mossa (a prescindere dal giudizio sulle singole iniziative). Gli altri, quelli dell'opposizione, si presenteranno come l'unica novità in campo, e sicuramente in tanti di cadranno, forse stavolta talmente tanti da mandarli al governo e ammazzare definitivamente ogni speranza democratica di un paese politicamente, socialmente, economicamente e culturalmente putrescente.</p><p>L'asteroide che aspettavamo.</p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-78805689061905519892022-06-06T07:30:00.003+02:002023-02-23T12:28:39.531+01:00[Lunedì] Relax reperibile<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://metro.co.uk/wp-content/uploads/2017/05/pri_39230728.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="524" data-original-width="800" height="524" src="https://metro.co.uk/wp-content/uploads/2017/05/pri_39230728.jpg" width="800" /></a></div><br /> <p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-37662029503294643992022-06-03T10:00:00.001+02:002022-06-03T10:00:00.159+02:00Restaurazione<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/31/Charles_II_of_England_in_Coronation_robes.jpg/1024px-Charles_II_of_England_in_Coronation_robes.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/31/Charles_II_of_England_in_Coronation_robes.jpg/1024px-Charles_II_of_England_in_Coronation_robes.jpg" width="320" /></a></div><br />Ma che vi siete messi in testa? Questa storia che lockdown e pandemia ci avrebbero reso migliori vi è sfuggita di mano. Addirittura pensavate di approfittarne per mettere a posto i vostri problemucci e fare un mondo a misura di tutti? Siamo seri: non potevate crederci davvero.</div><p></p><p>E dire che hanno cercato in tutti i modi di farvi capire che era in atto una bella restaurazione, feroce e cinica come tutte le restaurazioni. Ovviamente tutto agevolato dall'emergenza e dalla sua specialità, come sempre succede, ma insomma...era evidente che vi stavano lentamente scivolando alle spalle.</p><p>Che poi, alla fine, tanti di voi sono pure contenti, magari pensando in qualche modo di approfittare della situazione per farsi i fatti propri, all'italiana insomma. Altri poveri illusi come voi, sia chiaro, solo con il dente un po' più avvelenato per motivi tutti loro, plaudenti a ogni iniziativa.</p><p>Il reddito di cittadinanza fa male alla salute, i contratti a tempo indeterminato fanno venire le carie, la sicurezza sul lavoro è relativa e costa troppo, le tasse sono troppe, c'è troppa burocrazia. Però nello stesso tempo i soldi vanno dati alle aziende, servono incentivi, se le imprese rischiano lo Stato deve aiutare, per poi togliersi dai coglioni velocemente...niente di nuovo, per carità, è questione di ottimizzazione, del caro vecchio metodo della privatizzazione dei profitti e della socializzazione delle perdite.</p><p>Poi si sono inventati la guerra, perché è lo strumento migliore per rimescolare un po' le carte e sparecchiare, e subito prezzi impennati come se gli effetti fossero immediati, ma che importa. Via di crisi, inflazioni, di esperti banchieri che per una volta si sforzano a farvi capire le leggi dell'economia (che non è una scienza, come sanno anche loro ma fingono di non sapere), a farvi sapere che sì, va bene la crisi, ma meglio evitare di aumentare gli stipendi per far fronte ai prezzi più alti, sennò è peggio...</p><p>Menomale che è venerdì!</p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-87760023791045345602022-06-02T15:27:00.002+02:002022-06-02T15:27:15.257+02:00Eterno ritorno<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzXI_jkv24lVnOEWqDOFaY-6QaNwdO1ydHKFmywvs9LHM9w7QDnEgzrqRQD3ggicV9AKaf7h2QvFQmJOsIei3TwMAEToZoE85vr8_jobGKvud29A6ImcnUyCAjnnt1CzlJz87-WQK4RiruQoE6fXFPu8tLNrsDq07roKnaFghPAkhEohn3hHoo51Y1/s640/man-141052_640.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="452" data-original-width="640" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzXI_jkv24lVnOEWqDOFaY-6QaNwdO1ydHKFmywvs9LHM9w7QDnEgzrqRQD3ggicV9AKaf7h2QvFQmJOsIei3TwMAEToZoE85vr8_jobGKvud29A6ImcnUyCAjnnt1CzlJz87-WQK4RiruQoE6fXFPu8tLNrsDq07roKnaFghPAkhEohn3hHoo51Y1/s320/man-141052_640.jpg" width="320" /></a></div>Vabbè...tanto lo sapete ormai no?<p></p><p>Già un blog ormai è uno strumento considerato desueto da molti (poco abituati alla lettura, forse).</p><p>In più ogni tentativo di regolarizzare e dare un senso alle pubblicazioni salta alla prima buca "in real life"...beh, oh...quella rottura di coglioni della vita reale mica la posso lasciare indietro.</p><p>Bon, vediamo di tornare in linea và, anche se con l'estate alle porte (e un lavoro che l'estate te la fa odiare, perché ti assorbe malissimo) la vedo dura a mantenere i buoni propositi.</p><p>Stavolta non prometto niente, ma in fondo 'sto sfogatoio mi serve!</p><p>Bentrovati.</p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-82950903060181434012021-10-11T15:45:00.004+02:002023-02-23T12:29:00.335+01:00[Lunedì] Passpartout<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ab/Green_Pass_(2021).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="800" height="534" src="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/ab/Green_Pass_(2021).jpg" width="800" /></a></div><br /> <p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-67196307560495778512021-09-21T11:00:00.003+02:002021-09-22T16:25:39.949+02:00Il contrario di tutto<p></p><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://cdn.cnn.com/cnnnext/dam/assets/210831111807-01-abortion-bill-protest-texas-super-tease.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="225" src="https://cdn.cnn.com/cnnnext/dam/assets/210831111807-01-abortion-bill-protest-texas-super-tease.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: xx-small;">Immagine Sergio Flores/Gettyimages</span></td></tr></tbody></table>Una delle stelle più brillanti di quella terra delle libertà presa a modello da tanti occidentali obbedienti alla linea "comune", il Texas, si è preso la briga di imporre alle proprie donne di non eccedere oltre la sesta settimana di gravidanza per decidere sull'interruzione volontaria. Un mese e mezzo, sempre se ci si è resi conto di avere una gravidanza in corso, che in quel periodo non è proprio banalissimo, anzi...<p></p><p>Il tutto, tra l'altro, condito da una serie di iniziative che in termini di diritti umani rende a questo delizioso posticino degli States più veraci (pensa gli altri...) tutto il tempo perso a pareggiare i conti con i vari nemici sparsi per il globo: altro che la repressione dei dissidenti della nemica Cuba e della ancora-non-del-tutto-nemica-ma-quasi Cina, altro che i talebani, qui si recupera tutto con un colpo solo! Non ci sono scuse che tengono, infatti, perché il divieto vale anche per stupri e incesti, e anche un privato cittadino, di quelli bravi e solerti, molto, moltissimo americani, può denunciare casi di cui sono a conoscenza, con tanto di premio di circa 10 mila dollari per incentivare anche i più riottosi. Cosa c'è di meglio di un vicino, magari perfettamente sconosciuto, come avviene molto spesso nei pittoreschi sobborghi texani, che si intromette su una decisione dolorosissima e personalissima di una donna facendole passare un inferno nell'inferno?</p><p>Onestamente? Non mi stupisce.</p><p>Parliamo di un perfetto prodotto di quella mentalità "moderata" che da lì nasce e che ha infestato da decenni anche la vita socio-politica del nostro paese, per la quale la Libertà a cui si richiamano è quella a corrente alternata, guidata da un senso etico peloso, indegno e che nulla ha da insegnare a nessuno al mondo: essere liberi, per questi trogloditi, significa avere mano libera nel devastare lo stato sociale, nello sfruttare risorse economiche, materiali e umane fino all'ultima goccia, nell'imporre il proprio punto di vista senza alcun contraddittorio, nemmeno legislativo. Poi, di contro, pretendono l'aiuto dallo stato di turno, pretendono di non vedersi davanti gli effetti del loro sfruttamento, poveri compresi, e di vedersi tutelati.</p><p>La libertà, in sostanza, di fare il cazzo che gli pare senza alcun ritorno, altro che confini con le altrui libertà...</p><p>Prova ne è che lo stesso identico stato, nello stesso tempo, ha dichiarato illegale l'obbligo dei vaccini e dell'equivalente del nostrano <i>green pass</i> perché "lo stato non può obbligare un trattamento sanitario". Cioè, lo stato può toglierti ogni possibilità di scelta su una gravidanza indesiderata, scelta, lo ripeto, dolorosa ed enormemente personale, ma la concede nel modo più ampio a chiunque non intenda sottoporsi a vaccino, scelta che, pur ammettendone ugualmente la soggettività, si ripercuote pericolosamente su tutti gli altri.</p><p>Staremo a vedere.</p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-3434655619670815762021-09-20T11:36:00.005+02:002023-02-23T12:34:47.984+01:00[Lunedì] Dream on<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://static01.nyt.com/images/2016/12/14/us/17wit-japan-inemuri/17wit-japan-inemuri-jumbo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="533" src="https://static01.nyt.com/images/2016/12/14/us/17wit-japan-inemuri/17wit-japan-inemuri-jumbo.jpg" width="800" /></a></div><br /><p></p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1514728495929816063.post-28150213474620171172021-09-17T13:33:00.001+02:002021-09-17T13:34:07.154+02:00Permesso di lavoro<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://cdn-01.media-brady.com/store/stit/media/catalog/product/cache/8/image/85e4522595efc69f496374d01ef2bf13/1563983737/d/m/dmeu_pild1_209_1_std.lang.all.gif" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" height="320" src="https://cdn-01.media-brady.com/store/stit/media/catalog/product/cache/8/image/85e4522595efc69f496374d01ef2bf13/1563983737/d/m/dmeu_pild1_209_1_std.lang.all.gif" width="320" /></a></div>Da quel maledetto Marzo 2020 è cambiato qualcosa, inutile girarci intorno. Perché ce le ricordiamo tutti le fabbriche aperte nonostante i contagi, e tutti ricordiamo perfettamente lo stupore nello scoprire che lavorare ad altri ritmi conciliando più facilmente famiglia e professione, facendo tutto da casa per chi poteva, era più che possibile, era proprio auspicabile!<p></p><p>Lo smartworking, prima concessione per pochi con esigenze particolari, è diventato cosa comune e ben accetta, per tantissimi motivi.</p><p>E invece...</p><p>Manca immediatezza, c'è troppo distacco, non abbiamo ancora gli strumenti...e poi mica si può stare così comodi, ché lo sappiamo che una volta che stai a casa poi non fai più nulla! Manca il controllo, quello sì...inutile che ogni statistica abbia mostrato un aumento di produttività a volte oltre ogni immaginazione e oltre ogni risultato in presenza: se non posso vederti ingobbito sul lavoro che ti ho dato non vale. Se poi sei statale, signora mia...lì devi proprio soffrire, devo vederti implorare perché sennò la Gente, quella che si arrabbia a comando e sempre per le cagate più insulse, mai per quelle più serie che richiederebbero quasi le ghigliottine in piazza, non si ricorda più dei ministri più insulsi della storia della pubblica amministrazione...</p><p>E allora tutti a lavoro, fannulloni: uffici aperti, officine aperte, fabbriche aperte, tutto aperto! Produrre! Due ore a provare a spostarsi in città sempre più ingolfate, uno in ogni macchina o tutti insaccati in mezzi pubblici dove il distanziamento sociale è misurato in micron, otto ore in posti affollati e costruiti senza pensare alle necessità di areazione che una pandemia richiederebbe, con protocolli di prevenzione sanitaria elastici e funzionali alla sola produzione, che è la sola cosa che conta. Se salgono i contagi facciamo i tamponi, se i tamponi sono positivi facciamo le quarantene, se la quarantene dimezzano l'ufficio facciamole ripristinando lo smartworking, ché l'importante è continuare a fare, mica ci fermiamo. E la prossima volta rivediamolo 'sto protocollo, mica bisogna davvero controllare tutti i contatti, dai...</p><p>Poi arrivano i vaccini...e allora dimostriamo che stiamo facendo il massimo per combattere la pandemia, obblighiamo tutti a vaccinarsi. E chi non vuole? Senza lasciapassare non si lavora. Da casa? Ma non ci pensate proprio! A casa senza stipendio, e vediamo chi è che comanda! E non si dica più che non abbiamo fatto niente per il COVID nei luoghi di lavoro, perché ecco la dimostrazione...</p><p>Fanno schifo, sì.</p><p>Ma menomale che è venerdì. </p>Tixio®http://www.blogger.com/profile/06653488015313050690noreply@blogger.com0