Democrazia a rischio

L'onorevole premier quest'oggi, dal palco di Confesercenti, dichiara: "La democrazia è a rischio!"
Un messaggio pesante, grave, decisamente importante...A cosa si riferisce il saggio presidente del consiglio? All'uso dell'esercito per il cosiddetto allarme sicurezza, qualunque cosa sia? Alla proposta di abolire i processi per ordine esecutivo/legislativo? A quella di rendere automaticamente immuni alla legge le prime cariche dello stato? Al generalizzato imbavagliamento dell'informazione nel nome di Santa Madre Privacy, per cui ad una regolamentazione sensata si aggiungono clausole assurde alla libertà di stampa e/o alla possibilità di sfruttare le intercettazioni (strumento importantissimo) come legittimo strumento di indagine? Alla volontà, dichiarata dallo stesso palco, di usare l'esercito contro chi protesta ("Non si può consentire a nessuna minoranza di occupare ferrovie e autostrade: lo Stato difenderà la legalità usando la forza con l'esercito")?

Ovviamente no. Il Cavaliere si riferiva ai giudici, eterni nemici di un supereroe solo contro tutti i brutti e cattivi che vivono in Italia. Poco importa se i giudici politicizzati che lo condannano a prepararsi settimanalmente ad un'udienza processuale, definiti "metastasi della democrazia", sono stati quantificati dall'esimio onorevole in 789 tra PM e magistrati. Settecentottantanove comunisti o anti-berlusconiani accaniti. Settecento-ottanta-nove, in dodici anni.
E ancora "587 visite dalla Guardia di Finanza...una spesa di più di 174 milioni di euro". Ci sarà un motivo? Certo, son politicizzati.

Ma basta, per favore...BASTA!

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