Logiche di mercato

Veniamo allo scoperto: lavoro in un'azienda che ha appaltata un importante contratto con lo Stato Italiano. Inutile specificare visto che non cambierebbe nulla nel merito della questione che voglio presentare. Ma tant'è...
Il punto focale è che questa azienda, come molte altre aziende aeronautiche site nella capitale, ha la sua sede di operazioni presso l'aeroporto di Roma Ciampino, gestito (nella sua parte civile) da Aeroporti di Roma.
Fino ad oggi i nostri hangar sono stati parte integrante dell'area "doganale", ovvero tutta quella zona il cui accesso è sottoposto ai controlli della Guardia di Finanza, ma da qualche tempo a questa parte si è più volte vociferato di uno spostamento del varco doganale qualche centinaia di metri più a sud della nostra posizione, ponendoci in zona "non sterile". E via con i lavori, le modifiche, le misure di sicurezza da applicare alle finestre ed alle porte degli edifici, perché "quando la sbarra sarà spostata, qui potranno accedere tutti", eccetera, eccetera...
Poi la sorpresa: nella nostra area verranno fatti nuovi parcheggi per cui si pagherà. Tutti, passeggeri e dipendenti aeroportuali, lavoratori di aziende che, in un modo o nell'altro, fanno sì che Ciampino viva e funzioni a dovere, aziende che pagano i vari dazi aeroportuali (per i parcheggi dei velivoli, per l'occupazione degli hangar, per i servizi operativi, ecc., ecc., ecc.).

Ma Aeroporti di Roma ci è venuta incontro, scegliendo un tipo di pagamento diverso per i dipendenti: 260 euro annue più iva...che andrebbero a sottrarsi a stipendi già di per sè esigui, ma certo questa non è colpa di ADR.
Le società cercano di venire incontro ai dipendenti, chi in modo più chiaro chi meno, magari proponendo pagamenti "alla romana" ai dipendenti; il tutto non è proprio ottimale, si poteva fare di meglio facendo valere qualche diritto (per una volta che aziende e dipendenti vogano nella stessa corsia), certo, ma forse è sicuramente meglio di un calcio in bocca...ma anche questa non è colpa di ADR.

La colpa di ADR è quella di speculare schifosamente sulla vita lavorativa dei lavoratori, ponendo un assurdo balzello in una zona dove non esistono VERE alternative di parcheggio, dove i collegamenti sono scarsi e mal temporizzati, in un aeroporto dove esistono già parcheggi a pagamento che sono perlopiù vuoti durante TUTTO L'ANNO (e non mi stupisce, visto il costo di 3€ l'ora...).
E' evidente che non si tratta di nuovi parcheggi necessari, quindi, ma di sola speculazione, di tassa sui lavoratori, un po' come l'euro per "acquistare" i carrelli portabagagli a Fiumicino...

La vergogna non è più di casa, ormai. Imparassero a lavorare seriamente, questi signori, e magari arriveremo finalmente a qualcosa di simile ad un aeroporto vero a Roma...

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