Google e Facebook: due facce della medaglia

E' di qualche giorno fa la notizia secondo cui Facebook, il più noto social network al momento in Rete, avrebbe superato Google per numero di visitatori, notizia riportata con l'enfasi di un sorpasso clamoroso, quasi storico.

Al di là del balletto di cifre in ballo (stiamo parlando infatti dei dati di una sola settimana e di una differenza percentuale di appena 0.04 punti), sono rimasto abbastanza perplesso proprio dal modo in cui la notizia è stata data. Ma andiamo con ordine:

1) I dati in gioco non sono statisticamente significativi: una sola settimana di confronto (per quanto possa essere importante il livello di accesso GIORNALIERO alla rete) per una differenza quasi nulla non è davvero molto per poter parlare di "sorpasso".

2) Sempre parlando a rigor di statistica, sarebbe comunque molto difficile confrontare i due colossi del momento, visto che hanno storie molto diverse e temporalmente "sfasate": da quando cominciare il monitoraggio parallelo, visto che Facebook ha conosciuto l'espansione rapida che tutti sappiamo proprio di recente (espansione che sta continuando, anche se con pendenze meno aggressive, probabilmente), mentre Google da tempo ha raggiunto una sorta di plateau statistico negli accessi? Confrontare due prodotti uno di recente introduzione e uno già saldamente nel mercato non è affatto significativo se non opportunamente "pesato".

3) E questo è secondo me il punto più importante che nessuno dei cronisti ha riportato (da quel che ho letto): stiamo parlando di due "prodotti" TOTALMENTE diversi! Google è ormai una sorta di portale multifunzione, non solo un motore di ricerca, con servizi che stanno di fatto rivoluzionando il modo di approcciare la Rete, o comunque stanno dando una forte spinta innovatrice in tal senso. Facebook è un social network. Punto. Ha certamente il merito di aver innovato il mondo delle reti sociali così come le conoscevamo, di aver apportato anch'esso un deciso cambiamento nelle nostre abitudini di navigatori, ma non ha assolutamente lo stesso peso nella storia della Rete. E di certo non ha lo stesso "funzionamento".
Che senso ha, dunque, confrontare due realtà così diverse, con modalità di accesso totalmente diverse, perlopiù (che è forse la lacuna statisticamente più grave!)? Qualcuno ne ha addirittura tratto conclusioni ancor più assurde della statistica stessa: gli internauti sono più propensi alla socializzazione online che non alla ricerca. Conclusione quanto mai senza senso logico.

Sia chiaro che tutto ciò non vuole essere né uno spot a Google né una denigrazione di Facebook o dei social network in generale. Semplicemente vorrei che non si applicasse alla rete il concetto di "audience" tanto caro alla vecchia TV...insomma, che si mettano tutti l'anima in pace: la Rete non è la Televisione!

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