Ingressi vietati

Sarà sicuramente tacciato di ripetitività nel dire quanto sto per dire: siamo nel 2010. Sono perfettamente conscio del fatto di aver già usato questa frase (magari in una delle sue variazioni, tipo "siamo nel XXI secolo"), ma gli antichi dicevano saggiamente che repetita iuvant...
Ebbene, si diceva: siam nel 2010, ergo sono passati grosso modo 65 anni dalla fine del nazi-fascismo e in particolare 72 dalla promulgazione delle vergognose leggi razziali. Ma a quanto pare siamo un popolo dalla memoria molto corta, o comunque "convenientemente" corta...
Non parliamo per una volta di immigrazione, di quanto noi italiani in prima persona abbiamo conosciuto questo fenomeno come migranti prima che come paese ospitante, e non parliamo nemmeno dei relativi problemi di integrazione che per ignoranza, convenienza o semplice idiozia non riusciamo (a quanto pare) a superare. Parliamo di italiani, di persone nate in Italia, cresciute in Italia, educate in Italia, con genitori italiani e un lavoro italiano. Persone i cui gusti sessuali sono però opposti a quella "normalità" che è solo presunta, che è solo numerica: parliamo di omosessuali.

L'ho presa larga, ma vengo subito al punto: un'inchiesta di Repubblica rivela come sia molto ma molto difficile riuscire a trovare una sistemazione per chi è omosessuale, al punto di doversi barcamenare tra chi - orgogliosamente infastidito - dichiara ad alta voce il proprio disprezzo per i "froci" e chi magari, invece, lo fa in maniera più sommessa e imbarazzata, ma ugualmente funzionale.
Qualcuno arriva anche a mettere annunci con un bel No animali, no omosessuali. Ed ecco il punto: 70 anni fa andavano di moda quei bei cartelli per negozi Vietato gli ingresso ai cani e agli ebrei, che tanto mi ricordano gli annunci in discussione! Ma senza andare a scomodare casi particolari (esemplari di determinate ideologie, certamente), basti ricordare che se agli ebrei spettava la stella di David gialla sui baveri delle giacche, per gli omosessuali esistevano dei bei triangoli rosa. Già, perché anche gli omosessuali (come categoria) erano dei perseguitati nazisti...

Ma questo mio discorso non deve essere letto nel modo sbagliato, perché non è l'essere stato perseguitato o meno dal nazi-fascismo a dare dignità alle lotte per l'emancipazione e la libertà "di essere" di un certo gruppo di persone: ma il fatto stesso di essere dei puri e semplici umani, che non fanno altro che essere ciò che sono, senza arrecare danno alla libertà o all'individualità altrui.

E' verissimo: dall'ignoranza non crescerà mai nulla. Dalla stupidità e dall'idiozia cresce solo merda.

Buena vida

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