La Felicità è un bene raro, tutelato (almeno sulla carta) come diritto e particolarmente ricercato, per questo è preziosa, prima ancora che importantissima.
Lungi da me cimentarmi laddove altri, più letti e con obiettivi e risultati finali ben diversi, si sono già cimentati; non voglio insomma fare di questo post un "De felicitate", anche perché probabilmente non ne sarei proprio capace...il mio scritto vuole essere una banale analisi di superficie, un sentore "a naso" di come vanno veramente le cose, liberandomi di ogni tendenza aristocraticamente snob ma buttandomi a pesce nel popolare, evitando (se possibile) di essere populista.
Credo, molto semplicemente, che chiedendo ad un milione di persone diverse, magari che tra loro non si sono mai conosciute (per evitare influenze e/o pensieri "di gruppo"), cosa è per loro la felicità, otterremo un milione di risposte diverse. Ma la felicità davvero cos'è? La tranquillità data dalla sicurezza economica? La serenità legata ad una vita senza troppi dispiaceri? L'amore ricevuto e dato ai propri partner? Quello per i figli?
Forse sì, nel senso che è tutto questo, e anche altro: non ha una forma, non la si può quantificare, non si può misurare, la Felicità. Eppure sappiamo bene (o almeno pensiamo di saperlo) quando siamo o non siamo felici. Come mai?
Perché la Felicità non potrà MAI essere associata a qualcosa di univoco, o quanto meno non a qualcosa di determinato e discreto: la felicità è fatta di piccole cose, di piccole situazioni, di uno sguardo, di un sorriso. Basta poco.
Mettiamola così: quando ti accorgi che quel singolo gesto, quella particolare piccola e indistinta macchietta nell'arco delle tue giornate sembra cambiarti improvvisamente di umore; quando una piccola leva sembra risollevare tutto il tuo mondo che magari in quel momento vedevi in chiaroscuro; quando ti accorgi che basta vedere lo sguardo di una persona che ti vuole così bene da non potersi trattenere dal dimostrarti quanto sia fiera e orgogliosa di te per cancellare giorni e giorni di sangue amaro (il lavoro, i soldi, i problemi di tutti i giorni...)...ecco la felicità.
La vita è la cosa più bella che ci sia mai stata donata: non facciamocela rovinare da questioni che, confrontate alla bellezza di quegli sguardi e di quei sorrisi, sono inezie prive di ogni significato.
Perciò: grazie davvero di avermi fatto diventare ciò che oggi sono...spero che il messaggio arrivi a destinazione chiaro e tondo.
Buona vita a tutti
Lungi da me cimentarmi laddove altri, più letti e con obiettivi e risultati finali ben diversi, si sono già cimentati; non voglio insomma fare di questo post un "De felicitate", anche perché probabilmente non ne sarei proprio capace...il mio scritto vuole essere una banale analisi di superficie, un sentore "a naso" di come vanno veramente le cose, liberandomi di ogni tendenza aristocraticamente snob ma buttandomi a pesce nel popolare, evitando (se possibile) di essere populista.
Credo, molto semplicemente, che chiedendo ad un milione di persone diverse, magari che tra loro non si sono mai conosciute (per evitare influenze e/o pensieri "di gruppo"), cosa è per loro la felicità, otterremo un milione di risposte diverse. Ma la felicità davvero cos'è? La tranquillità data dalla sicurezza economica? La serenità legata ad una vita senza troppi dispiaceri? L'amore ricevuto e dato ai propri partner? Quello per i figli?
Forse sì, nel senso che è tutto questo, e anche altro: non ha una forma, non la si può quantificare, non si può misurare, la Felicità. Eppure sappiamo bene (o almeno pensiamo di saperlo) quando siamo o non siamo felici. Come mai?
Perché la Felicità non potrà MAI essere associata a qualcosa di univoco, o quanto meno non a qualcosa di determinato e discreto: la felicità è fatta di piccole cose, di piccole situazioni, di uno sguardo, di un sorriso. Basta poco.
Mettiamola così: quando ti accorgi che quel singolo gesto, quella particolare piccola e indistinta macchietta nell'arco delle tue giornate sembra cambiarti improvvisamente di umore; quando una piccola leva sembra risollevare tutto il tuo mondo che magari in quel momento vedevi in chiaroscuro; quando ti accorgi che basta vedere lo sguardo di una persona che ti vuole così bene da non potersi trattenere dal dimostrarti quanto sia fiera e orgogliosa di te per cancellare giorni e giorni di sangue amaro (il lavoro, i soldi, i problemi di tutti i giorni...)...ecco la felicità.
La vita è la cosa più bella che ci sia mai stata donata: non facciamocela rovinare da questioni che, confrontate alla bellezza di quegli sguardi e di quei sorrisi, sono inezie prive di ogni significato.
Perciò: grazie davvero di avermi fatto diventare ciò che oggi sono...spero che il messaggio arrivi a destinazione chiaro e tondo.
Buona vita a tutti
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