Non è passato nemmeno un anno da quando, dopo vicissitudini più o meno comprensibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha assegnato la gestione della flotta Canadair CL-415 alla INAER, società che - per l'appunto - sarà assegnataria del servizio fino al Febbraio 2012.
Nel frattempo un altro bando è stato indetto per l'assegnazione del medesimo servizio, stavolta non per un periodo transitorio ma per tre anni con altri tre in opzione, con alcune differenze nella caratterizzazione dei rapporti tra lo Stato (Protezione Civile) e l'esercente (il vincitore del bando), nelle modalità di esercizio del servizio stesso, ecc.. Differenze, ma una enorme e pericolosa analogia: il futuro incerto di circa 300 persone che fino ad oggi hanno garantito uno dei più importanti servizi pubblici per lo Stato Italiano.
Esattamente come negli scorsi anni, tecnici, ingegneri, piloti e amministrativi hanno lavorato duramente per rimettere e mantenere in efficienza i nostri Canadair, risultati ancora una volta importantissimi nella lotta agli incendi boschivi che anche in questa stagione hanno colpito piuttosto duramente le nostre foreste.
E' doveroso ricordare a quanti non fossero capitati da queste parti otto o nove mesi fa che, per svariate cause (purtroppo non sempre riconducibili ad una semplice questione di "destino cinico e baro"...), l'attività manutentiva di routine è ripresa di fatto a Febbraio con il nuovo esercente, dopo un periodo di stop ai velivoli che durava da Ottobre.
Come era comprensibile (e come era stato previsto anche in queste pagine...ma l'avrebbe previsto chiunque fosse dotato di una logica da terza elementare), è stato piuttosto difficile riuscire a raggiungere il numero richiesto di velivoli efficienti durante la stagione estiva, tanto che di fatto non è stato mai possibile operare con mezzi di riserva che avrebbero permesso di gestire al meglio l'operatività e le necessità manutentive dell'intera flotta. Se si aggiungono a questi "dettagli" un paio di eventi sfortunati che hanno costretto ad altrettanti fermi macchina assolutamente non previsti, si delinea in modo piuttosto chiaro un quadro difficile da gestire.
Eppure, nonostante queste premesse, il popolo silenzioso dei Canadair ha svolto il proprio lavoro con la capacità e la passione di sempre, riuscendo a sostenere un'attività di volo piuttosto intensa che ad oggi ha superato le 5300 ore di volo. Per capire meglio questi numeri credo sia sufficiente considerare che negli ultimi 4 anni la flotta ha volato circa 5200 ore in media, ma sempre nell'arco dei dodici mesi, mentre quest'anno l'attività è iniziata a metà Febbraio e mancano ancora 3 mesi a dicembre...tutto ciò in aggiunta alle problematiche di cui sopra!
Inutile mostrare quanto siano belle le penne della nostra coda se però tutto verrà deciso a prescindere da queste prestazioni, o peggio se le decisioni verranno prese all'italiana maniera, cedendo a pressioni terze (o a pulsioni terze...) come in questi giorni ci stiamo abituando ad apprendere - come se non lo sapessimo già....
Non si tratta di un appello, perché sono piuttosto sicuro della limitatissima gittata di questo blog e perché in questa fase dei giochi (domani alle 15 si apriranno le buste) non voglio in ogni modo influenzare chicchessia. Vorrei solo che qualcuno si renda conto che dietro i giochini di potere, o più semplicemente dietro le gare per gli appalti pubblici, ci sono anche dei lavoratori. Seri, appassionati, e manifestamente capaci.
Temo che ci leggeremo molto spesso su questo argomento nei prossimi giorni.
Buona vita.
Nel frattempo un altro bando è stato indetto per l'assegnazione del medesimo servizio, stavolta non per un periodo transitorio ma per tre anni con altri tre in opzione, con alcune differenze nella caratterizzazione dei rapporti tra lo Stato (Protezione Civile) e l'esercente (il vincitore del bando), nelle modalità di esercizio del servizio stesso, ecc.. Differenze, ma una enorme e pericolosa analogia: il futuro incerto di circa 300 persone che fino ad oggi hanno garantito uno dei più importanti servizi pubblici per lo Stato Italiano.
Esattamente come negli scorsi anni, tecnici, ingegneri, piloti e amministrativi hanno lavorato duramente per rimettere e mantenere in efficienza i nostri Canadair, risultati ancora una volta importantissimi nella lotta agli incendi boschivi che anche in questa stagione hanno colpito piuttosto duramente le nostre foreste.
E' doveroso ricordare a quanti non fossero capitati da queste parti otto o nove mesi fa che, per svariate cause (purtroppo non sempre riconducibili ad una semplice questione di "destino cinico e baro"...), l'attività manutentiva di routine è ripresa di fatto a Febbraio con il nuovo esercente, dopo un periodo di stop ai velivoli che durava da Ottobre.
Come era comprensibile (e come era stato previsto anche in queste pagine...ma l'avrebbe previsto chiunque fosse dotato di una logica da terza elementare), è stato piuttosto difficile riuscire a raggiungere il numero richiesto di velivoli efficienti durante la stagione estiva, tanto che di fatto non è stato mai possibile operare con mezzi di riserva che avrebbero permesso di gestire al meglio l'operatività e le necessità manutentive dell'intera flotta. Se si aggiungono a questi "dettagli" un paio di eventi sfortunati che hanno costretto ad altrettanti fermi macchina assolutamente non previsti, si delinea in modo piuttosto chiaro un quadro difficile da gestire.
Eppure, nonostante queste premesse, il popolo silenzioso dei Canadair ha svolto il proprio lavoro con la capacità e la passione di sempre, riuscendo a sostenere un'attività di volo piuttosto intensa che ad oggi ha superato le 5300 ore di volo. Per capire meglio questi numeri credo sia sufficiente considerare che negli ultimi 4 anni la flotta ha volato circa 5200 ore in media, ma sempre nell'arco dei dodici mesi, mentre quest'anno l'attività è iniziata a metà Febbraio e mancano ancora 3 mesi a dicembre...tutto ciò in aggiunta alle problematiche di cui sopra!
Inutile mostrare quanto siano belle le penne della nostra coda se però tutto verrà deciso a prescindere da queste prestazioni, o peggio se le decisioni verranno prese all'italiana maniera, cedendo a pressioni terze (o a pulsioni terze...) come in questi giorni ci stiamo abituando ad apprendere - come se non lo sapessimo già....
Non si tratta di un appello, perché sono piuttosto sicuro della limitatissima gittata di questo blog e perché in questa fase dei giochi (domani alle 15 si apriranno le buste) non voglio in ogni modo influenzare chicchessia. Vorrei solo che qualcuno si renda conto che dietro i giochini di potere, o più semplicemente dietro le gare per gli appalti pubblici, ci sono anche dei lavoratori. Seri, appassionati, e manifestamente capaci.
Temo che ci leggeremo molto spesso su questo argomento nei prossimi giorni.
Buona vita.
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