La Nuova Italia...

Nel post precedente - dal basso della posizione di "cittadino osservatore" che condivido insieme a circa 50 milioni di altri cittadini - ho detto che alla fine di queste elezioni non ci sarebbero state né rivoluzioni epocali né scenari stagnanti vecchia maniera. Non credo di poter essere tacciato di superbia se dico che la previsione si è avverata in pieno...
Dalla campagna elettorale ai sondaggi, dagli exit polls alle proiezioni, fino alle dichiarazioni dei leader in seguito al papocchio che si sta profilando dalle urne, tutto si può racchiudere sotto la voce "non ci stiamo capendo niente", ivi comprese le scelte che gli italiani hanno fatto (giudizio quest'ultimo sicuramente opinabile, in quanto unico realmente soggettivo). Il motivo non è solo il momento delicato in cui queste elezioni cadono, ma anche i frutti stessi di questo momento, come la presenza di un movimento nato sulla Rete, composto da protagonisti inediti per la scena politica, e diventato il primo partito almeno in una delle due camere.

La situazione è abbastanza nuova per l'Italia, che si trova in uno dei momenti peggiori della sua storia ad essere sostanzialmente ingovernabile, se non con un governo di larghe intese che francamente vedo alquanto improbabile nel nostro paese, dove l'appartenenza politica è diventata tifo (la stessa "antipolitica" sbandierata negli ultimi anni è un esempio di tifo ultras). Da un risultato così incredibile per un partito come il M5s non nasce, quindi, un nuovo corso di cambiamento, ma uno stallo bello e buono che è difficile immaginare come sarà risolto: sicuramente è un segnale importante per la "vecchia guardia" della politica italiana, ma non lo tsunami che avrebbe dovuto cambiare il modo di viverla.
Ma non è l'impresa dell'M5s ad avermi stupito, quanto il ritorno di fiamma della coalizione di centrodestra, non in quanto tale, ma come entità politica alla cui guida è risalito in extremis il personaggio politico più controverso degli ultimi vent'anni (anche e soprattutto agli occhi di chi guarda da fuori l'Italia); e non rimango attonito di fronte alla preventivabilissima erosione di voti che i grillini hanno operato ai danni delle forze "classiche", quanto di fronte all'ennesima dimostrazione che il centrosinistra degli ultimi dieci anni ha dato circa l'assoluta, inoppugnabile incapacità di vincere una competizione elettorale in cui partivano favoritissimi.

Ora ci sarà da capire in che modo le forze politiche elette si regoleranno per non danneggiare ulteriormente il Paese e dargli un governo stabile e duraturo. Sarà difficile, come sarà difficile che il mostro che uscirà fuori da un simile parto sarà in grado di dare all'Italia le necessarie riforme, e ancor più di rendere credibile la nostra capacità di scegliere i nostri rappresentanti e di comprendere ciò di cui abbiamo bisogno.
Oppure sono io il miope che non riesce a vedere per quale motivo l'Italia ha di nuovo bisogno di Berlusconi?

In ogni caso, credo che ci leggeremo spesso nei prossimi giorni...Buona vita, oggi più che mai...

Commenti