L'incontinenza

Quando si sceglie in maniera più che cosciente di ridurre il confronto politico ad uno scontro tra opposte tifoserie; quando si permette ad una o all'altra parte di disporre della propria base elettorale come si disporrebbe di truppe da usare come carne da cannone; quando si sceglie di rinnovare il suddetto confronto sulle nuove piattaforme multimediali al fine di sfruttarne l'indubbia potenza, ma non ci si disturba di comprendere che si sta bombardando un formicaio con l'atomica; ma, soprattutto, quando si permette - o meglio si auspica - l'accesso ai più elevati gradi della vita politica di un Paese a chiunque, purchè sia scelto dalla Gente(tm)...Insomma, quando si decide di fare massa anziché scelta è inevitabile che qualcosa sfugga di mano, e che l'incontinenza verbale di questa massa, incoraggiata dalle possibilità di espressione che oggi la Rete concede a tutti, porti a paradossi che un tempo sarebbero probabilmente rimasti chiusi tra le quattro mura di un piccolo bar di provincia, tra bianchini, bestemmie e briscole.
Oggi invece non c'è evento che tenga, il senza filtri è la regola e si può leggere di tutto associato al tuttaltro, in una fiera del non correlato che farebbe invidia ai più bravi autori comici non sense. Il problema, poi, è il livello di condivisione di tali scempiaggini della logica e dell'etichetta politica (se non addirittura di quella web...), così ci si ritrova con bacheche invase da richieste di chiarimenti sulla sorte di due militari italiani mentre si discute di tagli delle tasse (E allora i Marò?!?), ci si ritrova a dover prendere le parti di un presidente del consiglio di cui non apprezzi le politiche perchè attaccato a caso in una discussione sulla droga nelle discoteche (Ah, chiudono le discoteche per l'ecstasy?! E allora Renzie che vuole fare la riforma?!?!?), o magari, commentando qualche evento sportivo con altri appassionati, ti vedi costretto a puntualizzare le sciocchezze dell'ennesimo tesserato del partito benaltrista (State a pensare al pallone, quando ci sono cose ben più importanti: per esempio, la Boschi che accavalla le cosce mentre le vecchiette muoiono di fame!!!).
E così scorrendo le timeline, schivando luminari che se la prendono coi zingari perchè sono aumentate le sigarette e futuri premi Nobel che seguendo gli ordini del guru di partito messaggiano proclami pseudo politici dietro ashtag di tendenza casuali, arriva prima o poi il vero e proprio sciacallo, il peggiore di tutti. Proprio lui, quello che approfitta dell'enorme attenzione di un particolare evento per rubare un po' di quella luce dai riflettori o peggio per perorare cause che, in certi casi almeno, dovrebbero tacere.


Questo è becero, non politica.


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