Non è mai stata una data banale, non lo è oggi ancora di più. Simbolicamente potente, politicamente inscindibile da qualunque discorso seriamente radicato nella gestione del Paese, eticamente indiscutibile, se consideriamo il 2 Giugno il compleanno della Repubblica, abbiamo il dovere di considerare il 25 Aprile 1945 il giorno in cui la stessa è stata concepita, l'atto finale e definitivo di un amore per la Patria che ha consumato chi l'ha vissuto, ha annullato per loro ogni umano istinto di conservazione, per donarsi ad un'ideale ben più grande di ognuno di loro, che li ha resi ben più grandi di ognuno di noi che, di quello sforzo, ne stiamo godendo i frutti.
Eppure, non nel tempo ma oggi, hic et nunc, esistono ancora resistenze alla Resistenza, esiste chi mette in dubbio il valore di chi morì e combattè per ripristinare il senso dello Stato, dell'Umanità e della Libertà. Per la Democrazia. Come, analogamente, c'è chi vuole cancellare con un colpo di spugna le differenze fratricide che hanno generato e sono state generate da quegli scontri: mettere sullo stesso piano chi lottò per due idee radicalmente diverse di Italia non può avere senso, se non mettendo una distanza storica tra noi e loro tale da rendere tutto più freddo e analitico. Ed oggi così non è. Non ancora...
Certo che importa quanto oggi quei Valori vengano calpestati anche da chi viene dal Popolo investito dell'onore di servire la Repubblica, certo che importano i continui attentati politici a quel sistema ideale di cui la Costituzione è, nello stesso tempo, sintesi e custode. Ma il fatto stesso di avere gli strumenti per contrastare tutto ciò da Cittadini, il fatto di poter oggi scegliere chi per noi sceglierà, il fatto, in sostanza, di avere oggi garantito il Governo del Popolo, per quanto imperfetto, è il gioiello più prezioso che quegli Uomini e quelle Donne ci hanno donato, e non dovrebbe essere mai messo in discussione.
E proprio nel solco di quei giorni dobbiamo continuare a vigilare, a rendere viva la memoria di quei piccoli e grandi eroi che contribuirono a rendere al popolo l'Italia Libera, perchè sempre più oggi le spinte e le derive metastatiche che stanno man mano avvelenando le democrazie occidentali, pur con nomi diversi, pur presentandosi con vestiti più accettabili, rimangono comunque pericoli enormi per quei Valori.
Bisogna insegnare ai più giovani a riconoscere i segni, ad essere coscienti dei modi che il diavolo ha avuto di tentare e di instaurarsi nelle menti dei cittadini, ottenendo riconoscimento prima, consenso poi e potere infine. Bisogna ribadire a tutti che l'opposizione politica non è annullamento ma confronto, non è rifiuto ma obiezione, non è insulto ma discussione.
Bisogna ribadire che ogni volta è proprio chi si è affannato a presentarsi come diverso dagli altri, chi si è finto salvatore suo malgrado, dichiarando di avere ricette per tutto, e chi ha chiesto fiducia...sulla fiducia! Proprio questo genere di persona si è poi trasformato nell'Orco da cui siamo stati liberati...
Vigilate. Combattete. Resistete.
Viva l'Italia. Viva la Repubblica. Viva la Resistenza.
E buon 25 Aprile a tutti. Senza distinzioni.
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