Un'attrice italiana si unisce al coro di tante altre colleghe da varie nazioni, e accusa un produttore di
molestie sessuali reiterate nel tempo dopo vent'anni.Colleghi cittadini italiani, anche tra i più insospettabili quanto a intelligenza civica, l'accusano di opportunismo, criticando il tempo speso in silenzio in questi anni e malpensando in relazione alle presunte doti artistiche della stessa. Qualche bestia si spinge più in là, ma non sono questi subumani ad interessarci: è la gran massa delle persone comuni che (non solo sui Social, finiamola con queste boiate da "getto degli impresentabili" che in quel contesto ci finiamo tutti, non ci sono degli alieni...), che non sembra concepire l'idea di una sudditanza psicologica a tal punto pesante e coercitiva da ridurre al silenzio...
Perché la nostra cultura di fondo, basata su un cattolicesimo d'accatto che nulla ha a che vedere con il messaggio evangelico (a ben leggere...), alla fine ha il suo effetto anche a distanza, anche per irraggiamento: come è possibile che una donna si sia prestata a certi "servizi" senza averne, in fondo, la volontà? Come è possibile che non abbia semplicemente detto no? Come si può considerare stupro un atto così particolare, in cui non ci sono quattro energumeni a tenerti per braccia e gambe mentre a turno fanno i loro comodi? Solo quello è stupro, no?
La cosa peggiore è che i commenti più negativi, o almeno i più dubbiosi, sono di donne, che dovrebbero essere le prime a far scudo...
Qui non si tratta di società patriarcale, è bigottismo di ritorno, legato ad un'idea del mondo talmente lineare da non concedere vie alternative a ciò che ti è sempre stato detto. Un modo di pensare per cui un uomo non può essere molestato sessualmente; un pompino non è mai stupro, forse nemmeno con un coltello puntato in gola, perché "puoi sempre mordere"; se una donna viene aggredita mentre torna a casa di notte "se l'è cercata", e così pure se decide di abbigliarsi in determinati modi; un flirt dà automatica autorizzazione a mettere in pratica qualunque tipo di pensiero sessuale, e chi denuncia, certo, "poteva pensarci prima"...
Facciamo abbastanza schifo, va detto...ma mi consola leggere tanti più o meno giovani maschi, come il sottoscritto, che la pensano come me: saranno padri anche loro, padri di figlie, magari.
Passerà la nottata.
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