Intolleranza selettiva e ipocrisia attiva

Una delle tradizioni più bieche dell'ormai incancrenito becerume medio italico è la proiezione speculare delle proprie "colpe" sull'altro, specie se straniero, ancor più se povero, soprattutto se appartenente ad etnie tipicamente problematiche (ai suoi occhi e a quelli della sua maggioranza rumorosa) in termini di inserimento sociale: una riflessione che nasce dall'osservazione della realtà, e che non vuole quindi avere nessun tipo di fondamento statistico, per quanto evidente possa sembrare (ammissione di onestà intellettuale sufficiente, immagino, a non esser mai destinata alla reciprocità da parte di chi asserisce che "la maggior parte dei rumeni beve e ruba"...ma tant'è).
Giusto ieri sera, alla cassa di un supermercato, un'esuberante signora di mezza età discuteva con volumi sopranili di quanto utile sia l'iniziativa di mettere controllori fissi a bordo degli autobus per far pagare a tutti il biglietto. Beh, non proprio a tutti...ai negri, ovviamente. E agli zingari, che poi fanno finta di non capire la lingua quando li beccano, signora mia!


Ora, io non amo particolarmente discutere in pubblico - soprattutto per evitarmi inutili partite a scacchi con colombacei di varia foggia, come ci insegna la saggezza popolare più recente...- ma l'attacco a priori ad una specifica categoria, ignorando il malcostume di innumerevoli romani e turisti italicissimi di non pagare il biglietto, proprio non riesco a farmelo passare sopra la testa come l'ennesima vaccata a voce alta di un degno rappresentante de' Laggente®...ho quindi retoricamente rivolto alla signora, e alla sua annuente udienza, la domanda delle domande: sarà che queste iniziative vengono messe più per i quasi 3 milioni di residenti italiani che per i 300 mila stranieri?
La signora si volta verso di me con uno scatto del collo degno del più crudele velociraptor. Mi scruta dubbiosa. Poi risponde, sicura: Ah beh, se è per quello manco io lo pago er bijetto...ce mancherebbe pure! Li pago 'n'euro e mezzo pe' salì su quell'auti che cascheno a pezzi? 'Nsia mai...(traduco: "Se è per quello nemmeno io mi sento in dovere di pagare un titolo di viaggio secondo la tariffazione corrente, ci mancherebbe altro! Dovrei pagare la bellezza di un euro e cinquanta centesimi per viaggiare su mezzi dalla dubbia tenuta? Iddio ce ne scampi e liberi...").


Ecco il punto: io non pago, accampando scuse di vario tipo per giustificarmi e pulirmi la coscienza sociale, ma non faccio certo parte del problema; il problema è sicuramente il nigeriano, che puzza, ha una faccia poco raccomandabile, spaccia, stupra e non paga il biglietto dell'autobus...
E questo ragionamento vale praticamente per tutto ciò che richiede l'applicazione di un'educazione civica o più semplicemente del rispetto delle regole in vigore: i bangladini dei banchi guidano furgoni mezzi scassati che nessuno controlla, e magari inquinano tantissimo...poi però pago l'amico dell'amico per farmi fare la revisione "a distanza", così non mi rompo le palle a fare i dovuti controlli; i politici rubano e raccomandano gli amici per farli sistemare...poi cerco la via più breve per farmi annullare quella multa che ho preso sulla statale, che poi lì non ci passa mai nessuno, che pericolo sarebbe andare a 70 km/h sopra il limite...; i vucumprà non pagano le tasse sulla merce che vendono...ma fammi sentire il mio commercialista se riesco a trovare quell'escamotage per inculare il fisco pure quest'anno!


E così via dicendo, di amenità in amenità, di intolleranza selettiva in intolleranza selettiva, con quel bel misto di benaltrismo e acrobazia civica che tanto ci piace praticare.


Un signore passato alle cronache, qualche altro fa, e che molti supporter ha ancora in giro per il mondo, chiedeva ai suoi di non stare troppo a pensare alle macchioline sui vestiti altrui se si va in giro con la camicia completamente impataccata...poi il suo fan club è svaccato abbastanza da celebrare il suo messaggio d'amore e misericordia prima di prendere a sputi la zingarella che chiede l'elemosina fuori dai loro luoghi di ritrovo...


Sarà una mia fissa, ma continuo a pensare che della brava gente, gli italiani abbiano ormai ben poco...

Commenti