Non sarebbe nemmeno necessaria l'ovvia condanna a premessa, perché un gesto violento rimane tale in tutte le sue connotazioni civili ed etiche. Né tantomeno dovrebbe servire l'anticipazione di distinguo ed eccezioni, utili solo ad aumentare il sospetto di un doppiopesismo. Ma la notizia dell'aggressione dell'On.Mara Lapia da parte di un povero coglione contestatore non può non far sorgere qualche domanda di approfondimento: perché, diciamolo chiaro, non si tratta di usare il metro del se l'è cercato spesso usato sulle vittime di violenza in generale, né di voler alzare idealmente le spalle di fronte ad un clima per nulla tranquillo...Certo che quando il tuo partito si è impegnato negli ultimi anni a massacrare mediaticamente gli "avversari", quando i toni dello scontro verbale sono passati dall'originario Vaffanculo al fango quotidiano, se di tutto è stato fatto per creare un clima di sospetto, di odio, di rigurgito avverso all'istituzione come entità, prima ancora che come espressione di una politica giudicata contraria, di allergia violenta con l'effetto di rendere lercio tutto ciò che è politico in modo diverso, occorre, quanto meno, una riflessione sul come si è arrivati a tutto questo.
Questa è, a mio modo di vedere, l'amarezza più grande che rimarrà in questa vicenda, perché, vedrete, non ci saranno disamine di alcun tipo in tal senso, tutto si sistemerà con l'ovvia, dovuta, solidarietà del caso, e tutti si affretteranno a chiudere con condanna solenne, evitando di sporcarsi nel pantano delle riflessioni. Hai visto mai si dovesse perdere qualche altro voto.
Invece no, l'onorevole Lapia resta una donna aggredita dauna esimia testa di cazzo un bruto, per il solo fatto di essere stata riconosciuta come donna delle istituzioni, magari di una parte politica avversa. Ma è la parte politica che più di tutte - insieme ai compari di governo - ha spinto per esasperare gli animi, per esacerbare un clima già frizzante a causa di crisi e problemi atavici mai arrivati a vera soluzione.
Perciò, sì, piena solidarietà e condanna incondizionata del gesto di un cretino. E condanna piena e incondizionata anche per chi continua a voler incatramare il confronto politico in un'arena gladiatoria in cui vince chi mena di più il nemico.
Questa è, a mio modo di vedere, l'amarezza più grande che rimarrà in questa vicenda, perché, vedrete, non ci saranno disamine di alcun tipo in tal senso, tutto si sistemerà con l'ovvia, dovuta, solidarietà del caso, e tutti si affretteranno a chiudere con condanna solenne, evitando di sporcarsi nel pantano delle riflessioni. Hai visto mai si dovesse perdere qualche altro voto.
Invece no, l'onorevole Lapia resta una donna aggredita da
Perciò, sì, piena solidarietà e condanna incondizionata del gesto di un cretino. E condanna piena e incondizionata anche per chi continua a voler incatramare il confronto politico in un'arena gladiatoria in cui vince chi mena di più il nemico.
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