Non è più questione di "capacità" e "competenze" discutibili, perché quelle si possono superare, ed è comunque da considerarsi nella normalità dell'alternanza democratica.
Non è nemmeno questione di ideologie e post-ideologie, o comunque di diverse posizioni politiche su argomenti particolarmente scottanti.
Non sembra essere neppure un discorso di diversa visione del mondo, per quanto possa essere importante.
Sta, anzi, diventando questione di personalità, dell'estrema arroganza con cui si presume di avere la soluzione per tutto, certamente migliore di ogni altra strada provata finora e di ogni altro punto di vista. Arroganza che arriva alla presunzione: di impunità, anzitutto, pressoché totale e presuntamente legata alla legittimazione elettorale (che tale non è in senso assoluto, a guardare bene i numeri); di esenzione da qualunque formalismo tecnico o "di etichetta"; di legittimità di fronte ad ogni normazione, sia pure solo di buon senso.
Rischia di diventare ben peggio, specie dando voce al culo del popolo, a discredito delle istituzioni democratiche fino ad oggi in carica.
Non è nemmeno questione di ideologie e post-ideologie, o comunque di diverse posizioni politiche su argomenti particolarmente scottanti.
Non sembra essere neppure un discorso di diversa visione del mondo, per quanto possa essere importante.
Sta, anzi, diventando questione di personalità, dell'estrema arroganza con cui si presume di avere la soluzione per tutto, certamente migliore di ogni altra strada provata finora e di ogni altro punto di vista. Arroganza che arriva alla presunzione: di impunità, anzitutto, pressoché totale e presuntamente legata alla legittimazione elettorale (che tale non è in senso assoluto, a guardare bene i numeri); di esenzione da qualunque formalismo tecnico o "di etichetta"; di legittimità di fronte ad ogni normazione, sia pure solo di buon senso.
Rischia di diventare ben peggio, specie dando voce al culo del popolo, a discredito delle istituzioni democratiche fino ad oggi in carica.
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