Divisioni

Ogni anno qualche nuova polemica si affaccia sulla festa della Liberazione, una data che dovrebbe essere senza ombra alcuna di dubbio alla base costituente del nostro attuale vivere civile, oltre che evidentemente a fondamento dello Stato Democratico, vero concepimento del germe repubblicano e libero, in un Paese che aveva disconosciuto le libertà di tutti nel nome delle mire e delle ambizioni di pochi.
Per tanti continua ad essere una data "divisiva", un muretto posto tra un noi e un loro: lo è. Divide la veglia di pochi dalla malattia politica di altri, divide il sano spirito partecipativo dall'odio esclusivo. Divide i liberi cittadini della Repubblica Italiana dai fascismi.

Ben venga la voglia di pochi verso la libertà di tanti altri. Ben venga la divisione tra questi e chi ancora pensa sia meglio rinnegare quella voglia, che ancora oggi permette loro non solo di vomitare posizioni fuori contesto, ma anche di poterle rappresentare in libere elezioni.

Buona festa della Liberazione e viva i Partigiani!

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