Luci dal futuro



Milioni di persone, perlopiù giovani e giovanissimi, stanno scendendo in piazza in queste ore, astenendosi dallo studio e dalla frequentazione di scuole e università per protestare.
Tante altre persone - soffermandoci solo al nostro paese - rimarranno invece sulla poltrona a sbavare contro questi ragazzi, solo perchè hanno osato alzare la testa, come sempre avviene ogni volta che un giovane si azzarda ad occupare una scuola o ad indire un'autogestione. Quale che sia il motivo. Quale che siano le conseguenze che, certamente, sa di dover affrontare.
Solo che stavolta questi ragazzi stanno manifestando per qualcosa che dovrebbe stare a cuore a tutti, perchè non è un problema solo loro (che poi solo loro non è...), non si parla più di ore obbligatorie da alternare allo studio o di soldi pubblici versati ai privati, mentre la Cosa Pubblica cade a pezzi...Parliamo del futuro del pianeta, o forse meglio ancora della specie umana, di cui (nonostante qualcuno alimenti inavvertitamente qualche dubbio, almeno per la tanto sbandierata caratteristica dell'intelligenza senziente) dovremmo interessarci tutti. Non dico con attivismo militante, ma almeno di striscio. Almeno abbastanza da evitare di fare la figura degli scimmioni in assetto antisommossa contro una gioventù tanto vituperata e, invece, finalmente "armata".

Stanno manifestando perchè le generazioni precedenti stanno sperperando tutti i beni di famiglia, lasciandogli in eredità un mondo morente e puzzolente. Stanno manifestando perchè nonostante almeno quarantanni di lotte ambientaliste, nonostante gli avvertimenti della gran parte della comunità scientifica, nonostante le evidenze più lampanti, stiamo continuando a distruggere ecosistemi con la stessa noncuranza con cui ogni giorno ci infiliamo le scarpe. Stanno manifestando perchè non è più tollerabile veder distruggere la propria casa in nome di necessità fittizie indotte dalle divinità moderne Profitto e Mercato. Stanno manifestando perchè è giusto. Perchè sì.

Ci sarà comunque chi gli vomiterà addosso la rabbia del proprio fallimento, chi preferirà deridere il loro aspetto fisico per sminuirli, chi vorrà sottolineare ogni singola apparente ipocrisia solo per rendersi ancora più ridicoli. Qualcuno addirittura si intrufolerà tra i manifestanti e creerà scompiglio in qualunque forma pur di sminuire l'enorme significato simbolico di questo bellissimo venerdì degli anni Duemila.

Ma questi ragazzi si sono svegliati da un sonno in cui per troppo tempo sono stati indotti, hanno rinunciato alle droghe sociali con cui pensavano di renderli schiavi e ora hanno rotto le catene definitivamente, hanno bruciato i ponti con la gran parte delle generazioni precedenti (mia compresa: abbiamo il solo merito di averli tirati sù noi, 'sti figli...e non è detto che sia merito nostro ciò che ora pensano e fanno). Non hanno tempo - e non lo devono avere - di pensare ai deliri aterosclerotici di qualche giornalista consunto dal proprio lordume ideologico, o di qualche presunto potente convinto di avere tutte le verità che servono a portata di manipolazione.

Forza, ragazzi, lottate anche per loro.

#FridayForFuture

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