Ritorni e attese

Ho preso talmente sul serio l'ultimo post su questa specie di raccoglitore posticcio di scarabocchi (ventisettemaggioduemiladiciannove!), che, circondato da nugoli di commenti politicanti da condividere in modo - come sempre - molesto, ho finito per mettermi seduto sulla riva del fiume, ad attendere cadaveri di cui però non mi è chiarissima l'identità.

Perchè ci vuole pazienza, e la chiedo anche ai pochi pazzi che si ostinano a leggere queste righe.

Molto è cambiato nel frattempo, qualche mia osservazione si è trasformata (a leggerla bene) in profezia, e tutti sembrano essere convinti di un cambio di verso della Nazione, di un rinnovato vento di poppa che spingerà l'Italia intiera ad un futuro roseo e pacioccoso.

Non è così. Lo vedrete. Lo vedremo. E allacciatevi bene le cinture perchè il salto sarà ripidissimo.

Detto ciò, si ritorna a scribacchiare, con qualche vecchia novità da rodare meglio e qualche nuova abitudine a cui assuefarsi. Intanto cominciamo a pubblicare con un ritmo più preciso, il martedì e il venerdì, con supplemento festivo (sabato o domenica, flottanti) a compendiare. E vediamo di rispettare le attese.

Qualcosa c'è da rivedere anche a livello social.

Sicuro, per ancora un bel po' si parlerà poco di cronaca politica.

A prestissimo.

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