Conseguenze pandemiche

Siamo quasi alla disperazione.

Questa pandemia sta erodendo man mano ogni nostra certezza, qualunque abitudine viene destabilizzata inesorabilmente dal (giustamente) continuo flusso informativo che ci giunge da giornali e notiziari di ogni foggia.

Tutta l'attenzione è incentrata sul mostro. Sarebbe normale, comprensibile, ma temo tanto nell'effetto prestidigitatore.
Mi spiego: non è che, con la scusa del virus, nel frattempo ci si muove nell'ombra a sistemarsi le cose come interessa ai vari gangli di potere del paese...non mi fate parlare di poteri forti, abbiate pazienza...è chiaro cosa intendo no? Come nella prestidigitazione, la mano portante si muove davanti agli occhi di noi spettatori, mentre l'altra elabora trucchi.

Eppure un giro sui giornali basterebbe a mostrare l'inganno. Fateci caso.

La politica, anzitutto, completamente sparita dall'orizzonte, non c'è discussione, non c'è movimento, non c'è altro che polemica eventuale su questo o quell'intervento del governo ma sempre in merito al COVID: qualcuno sa dire un solo argomento non inerente l'epidemia (no, il referendum passato non conta) che è stato al centro del dibattito politico? Non credo, anche perché di dibattiti politici non se ne vedono in giro. Eppure, con la scusa, del virus, si scatenano le ipotesi sulla riorganizzazione del lavoro e su come aiutare le imprese a ripartire, ovviamente sbloccando i licenziamenti o annunciando investimenti per "finanziare gli interventi a sostegno di lavoratori, imprese e categorie fragili", nascondendo le imprese in mezzo a chi campa del proprio lavoro e lo fa magari con estrema difficoltà.

Ma non c'è solo il dibattito politico a nascondersi nelle pieghe delle conseguenze pandemiche: vedi ACEA, per esempio, partecipata romana che fornisce luce e acqua ai cittadini della Capitale, che sottovoce, senza sovrastare il rumore del COVID, ci spiega che fornirà acqua depurandola dalle poco cristalline acque dell'ex Biondo Tevere, magari invogliati dalle bucoliche foto della "natura che si riprende il suo spazio" che abbiamo visto in quarantena...

Ci siamo abituati a distanziarci, a lavarci le mani ogni due per tre come procioni, a tenere le mascherine in faccia per almeno dieci ore al giorno. 

Speriamo di non abituarci a guardare sempre lo stesso spettacolo, senza capire e sapere cosa si gioca dietro le quinte.

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