Il contrario di tutto

Immagine Sergio Flores/Gettyimages
Una delle stelle più brillanti di quella terra delle libertà presa a modello da tanti occidentali obbedienti alla linea "comune", il Texas, si è preso la briga di imporre alle proprie donne di non eccedere oltre la sesta settimana di gravidanza per decidere sull'interruzione volontaria. Un mese e mezzo, sempre se ci si è resi conto di avere una gravidanza in corso, che in quel periodo non è proprio banalissimo, anzi...

Il tutto, tra l'altro, condito da una serie di iniziative che in termini di diritti umani rende a questo delizioso posticino degli States più veraci (pensa gli altri...) tutto il tempo perso a pareggiare i conti con i vari nemici sparsi per il globo: altro che la repressione dei dissidenti della nemica Cuba e della ancora-non-del-tutto-nemica-ma-quasi Cina, altro che i talebani, qui si recupera tutto con un colpo solo! Non ci sono scuse che tengono, infatti, perché il divieto vale anche per stupri e incesti, e anche un privato cittadino, di quelli bravi e solerti, molto, moltissimo americani, può denunciare casi di cui sono a conoscenza, con tanto di premio di circa 10 mila dollari per incentivare anche i più riottosi. Cosa c'è di meglio di un vicino, magari perfettamente sconosciuto, come avviene molto spesso nei pittoreschi sobborghi texani, che si intromette su una decisione dolorosissima e personalissima di una donna facendole passare un inferno nell'inferno?

Onestamente? Non mi stupisce.

Parliamo di un perfetto prodotto di quella mentalità "moderata" che da lì nasce e che ha infestato da decenni anche la vita socio-politica del nostro paese, per la quale la Libertà a cui si richiamano è quella a corrente alternata, guidata da un senso etico peloso, indegno e che nulla ha da insegnare a nessuno al mondo: essere liberi, per questi trogloditi, significa avere mano libera nel devastare lo stato sociale, nello sfruttare risorse economiche, materiali e umane fino all'ultima goccia, nell'imporre il proprio punto di vista senza alcun contraddittorio, nemmeno legislativo. Poi, di contro, pretendono l'aiuto dallo stato di turno, pretendono di non vedersi davanti gli effetti del loro sfruttamento, poveri compresi, e di vedersi tutelati.

La libertà, in sostanza, di fare il cazzo che gli pare senza alcun ritorno, altro che confini con le altrui libertà...

Prova ne è che lo stesso identico stato, nello stesso tempo, ha dichiarato illegale l'obbligo dei vaccini e dell'equivalente del nostrano green pass perché "lo stato non può obbligare un trattamento sanitario". Cioè, lo stato può toglierti ogni possibilità di scelta su una gravidanza indesiderata, scelta, lo ripeto, dolorosa ed enormemente personale, ma la concede nel modo più ampio a chiunque non intenda sottoporsi a vaccino, scelta che, pur ammettendone ugualmente la soggettività, si ripercuote pericolosamente su tutti gli altri.

Staremo a vedere.

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