Senza ipocrisie e convenienti piroette voglio parlare anche di uso ricreativo (e sociale, perché no?) della cannabis, perché nella discussione pubblica sembra che la legalizzazione sia necessaria solo a lenire le pene di patologie varie, permettendo a chi ne soffre di coltivarsi la propria erba come oggi io coltivo il mio basilico sul balcone. E invece no.
C'è chi la vuole per rilassarsi, per fumare via le paturnie di una giornata lavorativa stressante, per sentirsi più leggero, per divertirsi, c'è chi ha talmente tanti grattacapi che solo con due tiri riesce a prendere sonno, c'è chi la usa in compagnia degli amici, chi solo in solitudine davanti alla tv, chi è invece "affezionato" a quella sensazione e chi ama solo tornare giovane una volta ogni tanto. Vi piace chiamarlo "sballo", come se fosse una cosa negativa volersi slegare di tanto in tanto, come se fosse un peccato lasciarsi andare. E va bene, chiamatelo come vi pare, puntate il dito su chiunque abbia fatto mezzo tiro. Ma date loro il diritto di continuare a farlo, senza dover andare a comprare al mercato nero, con tutti i rischi del caso, e senza rischiare di finire in guai seri con la legge per un singolo dannato spinello!
Non esiste un "fumato" che sia stato un problema per la società, che sia diventato violento o in qualche modo molesto, al massimo ti svuota il frigo nel giro di quindici minuti, ma niente che non si possa gestire con una pasta al tonno veloce veloce alle quattro di mattina...La paura del "peso sociale" è infondata, perché mantenendola illegale non è che il problema sparisce: gente che ne acquista ce ne sarà sempre, magari un po' meno, ma almeno il prodotto sarebbe sotto controllo. E, per favore, non adducete la solita tiritera della salute, perché lo stato oggi permette la vendita di sostanze ben più pericolose, mantenendone pure il monopolio fiscale e garantendone reperibilità e rifornimento costante.
Quindi, vi prego, se non siete interessati non usatela, ma andate a firmare.
https://referendumcannabis.it/
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