[NerdingThursday] Cattive influenze

La speranza di vedere all'orizzonte un futuro di gente sufficientemente abituata ai videogame da evitare commenti privi di qualsivoglia fondamento sta lentamente svanendo. Non so se sia complice il rincoglionimento da social di cui tanti della mia stessa generazione (Millenial, ma anche qualche GenX dei più giovani) stanno soffrendo, arrivando a credere alla qualunque acriticamente come le loro mamme  credevano a Emilio Fede. Non so nemmeno se sia l'ansia da prestazione genitoriale, per cui molti, appena dopo aver figliato, sono diventati la copia carbone dei loro genitori, preoccupati di ogni cosa e ossessionati dalle teorie di un Crepet a caso sulla cattiva influenza della tecnologia.

Eppure ci eravamo ripromessi di non pensare all'ignoto come a qualcosa di necessariamente negativo...eppure, anzi, non dovrebbe essere affatto un argomento ignoto! Sta di fatto che continuiamo giorno dopo giorno a sentirci dire che "gli esperti dicono che fa male stare tutto quel tempo con quei cosi in mano", o che "i videogiochi bruciano il cervello", ma anche che "ormai sono tutti rimbecilliti davanti ai social". Tutto questo scrivendolo sullo stesso mezzo che si sta condannando, tra l'altro. Ma tant'è.

Impossibile poi cercare di argomentare, di spiegare che è sempre la dose che fa il veleno, e che anzi imparare fin da piccoli la tecnologia è cosa buonissima, anche per farsi qualche domanda senza subirla passivamente. Figuriamoci spiegare loro che non c'è una persona al mondo che abbia provato a giocare anche solo a un puzzle di quelli basici e che non possa riconoscere un qualche beneficio: riflessi, rapidità di pensiero, abitudine al ragionamento, capacità di astrazione, riconoscimento degli schemi, coordinamento mano-occhio,...ma anche team building, leadership, comunicazione! Continuiamo a sentirci ripetere gli stessi falsi miti dall'epoca di Doom, con 'sto "pericolo di emulazione" sempre paventato, come se non ci fossero altri media in cui non si parla di certi temi, in cui non ci sia il rischio di fare da pessimo esempio! Come se, davvero, un ragazzo non sapesse distinguere tra finzione e realtà...

Ecco, c'è anche questo: ma credete veramente che i nostri ragazzi siano così stupidi? Ma davvero pensate di essere stati migliori di loro oggi? Non ricordate le stronzate che tutti abbiamo fatto, dal primo all'ultimo, anche al più giudizioso? Comprendo le preoccupazioni, ma pensare che siano degli imbecilli alla mercè di messaggi subliminali che li renderanno zombie non vi rende migliori di chi credeva che Elvis induceva all'amoralità, di chi perdeva tempo a sentire i dischi al contrario per evitare odi sataniche o di chi temeva per l'anima dei propri figli intenti a giocare di ruolo nei panni di un nano guerriero...

Anzi, forse siete anche peggiori, perché l'avete vista arrivare da lontano.

Giocate irresponsabilmente.

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