Prevenire e curare

Se il mondo aeronautico è, nell'industria dei trasporti, quello statisticamente più solido dal punto di vista della sicurezza, non lo si deve a strane alchimie o a letture fantasiose delle medesime statistiche, ma ad una cultura molto particolare che altrove non è così sentita.
Sarà probabilmente per la "criticità" del concetto stesso di volo (visto che l'uomo non nasce certo per stare per aria), o più semplicemente perché l'aereo è il mezzo di trasporto più giovane e quindi ha potuto imparare dagli errori degli altri mezzi di trasporto, ma in aeronautica si pone un'estrema importanza all'aspetto "evolutivo" della sicurezza - nel senso del suo adattamento alle situazioni contingenti ed agli elementi "nuovi" rispetto ai canoni che possono prodursi da particolari eventi - così come agli aspetti preventivi e proattivi. Una tale filosofia (che ho delineato solo per aspetti principali, per così dire) sta venendo man mano implementata in tutti gli altri settori industriali del trasporto, ma solo in ambito aeronautico risulta una così netta importanza agli aspetti sopra esposti. Per poter tradurre in pratica questa teoria è però necessario che tutti gli attori coinvolti siano consapevoli di far parte di un gioco molto più grande di loro, di essere tessere in un mosaico vasto e delicato, responsabilizzandosi adeguatamente al fine di fornire quel flusso informativo indispensabile per prevenire che episodi negativi di un volo possano ripetersi in futuro, magari con conseguenze peggiori.
Il quadro delle misure necessarie per ottenere i migliori risultati (così come sopra descritto) è molto ampio, ma un ruolo importantissimo rivestono le inchieste tecniche che riguardano gli incidenti e gli inconvenienti accaduti: esistono appositi enti (in Italia ANSV, Agenzia Nazionale Sicurezza Volo) che operano sulla base di una specifica convenzione (Convenzione di Chicago), il cui scopo è non già quello di definire responsabilità e "colpe", ma quello di capire dove, come e perché si sono generate le cause che all'incidente/inconveniente hanno portato, in modo poi da fornire uno o più dettagli necessari a non far più ripetere eventi similari (raccomandazioni di sicurezza). In seguito tali raccomandazioni saranno recepite dalle Autorità Aeronautiche e tradotte in normative, prescrizioni o qualunque altro strumento atto a garantire la fattiva messa in sicurezza rispetto a tali cause.

Prendendo spunto dal recente evento di Roma, in cui un piccolo bimotore si è schiantato per cause da accertare su un deposito di auto, vorrei porre l'attenzione su quanto avviene ancora troppo spesso in seguito a questi incidenti, in special modo quando mettono a repentaglio la pubblica sicurezza (come nel caso specifico, dato che c'erano persone al lavoro nel deposito), ovvero la manomissione dei reperti da parte di personale non specializzato, che potrebbe compromettere il lavoro degli specialisti designati a redigere la relazione tecnica di inchiesta. Intendiamoci, il termine "manomissione" non deve essere letto come atto ostile e di sabotaggio nei confronti dell'attività di sicurezza volo, perché a tutti gli effetti si tratta di attività di verifica e di indagine assolutamente legittime. Solo che troppo spesso queste attività diventano troppo "invasive" e mettono a repentaglio un lavoro importantissimo per garantire la sicurezza dei voli successivi: troppo spesso si sono viste ruspe in azione a spostare i relitti, agenti di pubblica sicurezza troppo solerti nello spostare pezzi di velivolo per rilevare tracce e prove di vario tipo o, peggio, qualche ispettore di sicurezza volo messo in attesa di poter visionare il luogo dell'incidente per "indagini in corso".
Sicuramente l'aspetto di pubblica sicurezza e l'inchiesta giudiziaria sono importantissime e (temporalmente) prioritarie, visto che si devono trovare responsabilità ed emettere sentenze (specie nel caso di danni a terzi, o peggio...), ma si dovrebbe comprendere come quantomeno la collaborazione con gli enti tecnici di sicurezza del volo sia imprescindibile, data l'importanza critica di questo tema e visto che anche solo la posizione di un determinato pezzo del velivolo può suggerire elementi importantissimi ai fini dell'inchiesta tecnica. Oltretutto comprendere le cause può aiutare a comprendere le responsabilità (se ve ne sono), quindi il vantaggio è sicuramente reciproco...

Avere un'inchiesta esaustiva e specifica è un vantaggio per tutti, non solo per gli addetti ai lavori.

Poi un giorno mi piacerebbe vedere sentenze almeno in sintonia con le cause trovate dalle agenzie di sicurezza volo...ma questa è un'altra storia...

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