Ok, siamo a febbraio 2021. Un anno esatto dall'Evento.
Perché non è che una pandemia lascia segni solo su chi contrae il morbo, e lo stiamo ancora vivendo sulla nostra pelle. Per carità, senza volersi insinuare in discorsi astrusi su libertà negate ed economie ristagnanti, e senza voler negare la sottile ma costante deriva dello stato di eccezione (che a dir la verità, su queste pagine, era stato segnalato fin dall'inizio), va pur riconosciuto che i segni che lascia uno stato di emergenza così prolungato non sono affatto banali.
Lo sono pure - perdonerete l'enorme facezia a fronte della serietà del contesto mondiale... - sui passatempi e sulle attività personali di ognuno di noi.
Da Quel Marzo il sottoscritto, divoratore di libri, ha rallentato in modo pauroso il proprio ritmo di lettura, lasciando indietro tonnellate di roba da leggere...
Da Quel Marzo, nonostante una costante pratica con l'allenamento fisico, trovo difficilmente voglia di allenarmi, limitandomi a delle sterili corsette mattutine (che tra l'altro odio...ma almeno quello...).
Da Quel Marzo, pur adorando infastidire famiglia e vicini con i suoni delle mie chitarre, a malapena riesco a cavare qualche rada ora mensile per strimpellare.
...e da Quel Marzo, come avrete notato, ho nuovamente minato la costanza che avevo trovato nello scrivere qua sopra!
Sì...in sostanza stavo cercando un modo per giustificare la mia (rinnovata) pigrizia.
Vediamo di tornare a livelli accettabili, che di roba sul fuoco ce n'è tanta.
Sorry...
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